Nelle scorse ore, gli Agenti del Reparto di Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Napoli hanno sequestrato un canile lager a Napoli, nell’ambito di un’operazione in cui sono stati confiscati beni e locali ubicati in via Masseria Sanità e Pace 9 su via Argine. Si tratta di una serie di immobili occupati abusivamente da un pregiudicato di Ponticelli.
L’uomo, da quanto si apprende, era già stato oggetto di denuncia nel mese di marzo per la gestione illecita di rifiuti e contraffazione di detersivi, ma pare abbia violato i sigilli della Polizia Giudiziaria, riaprendo l’attivitò illegale nella quale produce appunto, in complicità con altre persone, un detergente contraffatto. L’uomo aveva anche recuperato diversi contenitori usati dai cittadini dalle campane della raccolta differenziata e li aveva riutilizzati.
L’abusivo stava peraltro sistemando la struttura su due livelli: al piano terra si effettuava la lavorazione, mentre mentre al piano superiore si stava per realizzare un appartamento. Era inoltre presente un’area esterna, che presentava anche un grande locale seminterrato adibito a discarica di rifiuti di ogni genere. Qui si trovavano anche materiale di scarto della lavorazione per un quantitativo di circa 200 mc e cinque autoveicoli adibiti al trasporto dei materiali.
Mentre si procedeva al nuovo sequestro nell’area della contraffazione, infine, sono stati trovati, liberati ed affidati agli operatori del Servizio Veterinario sette cani di grossa taglia in evidente stato di maltrattamento. All’uomo e ai suoi complici, dunque, è stato contestato anche questo reato, così come quelli del furto di corrente elettrica e di acqua.
Sono purtroppo diverse le notizie che riguardano strutture totalmente illegali e altre dove vengono commessi decine di abusi. Nel primo caso, avvenuto ad Arzignano, nel vicentino, i Forestali e i militari della locale stazione dei Carabinieri, coaudivati dalla Municipale, sono entrati in un capannone di proprietà privata, constatando la presenza di 10 cani di razza Rottweiler, di cui un cucciolo, ed un cane di razza Labrador, tenuti in condizioni a dir poco pietose.
Dai riscontri delle forze di polizia, è risultato che i cani erano letteralmente prigionieri di un ambiente insalubre, costretti a stare in box di modeste dimensioni, che erano stati realizzati con rete elettrosaldata, stipati al buio tra i loro stessi escrementi. I militari dell’Arma, che hanno constatato anche la mancanza di cibo ed acqua, hanno proceduto all’immediato sequestro dei poveri animali.
Sconcertante il secondo caso, avvenuto nel canile di Pau, piccolo comune francese situato sui Pirenei, nella regione della Nuova Aquitania. Secondo quanto scrive la nota associazione animalista d’Oltralpe, 30 Millions d’Amis, nel rifugio ci sarebbero stati centinaia di morti sospette. Ovvero sarebbe stata applicata in modo abusivo l’eutanasia a centinaia di cani.