Dopo l’emergenza siccità, l’agricoltura subisce un altro duro attacco. E’ quanto emerge dall’allarme lanciato a metà giugno dalla Coldiretti Lombardia riguardo ad un tipo di coleottero della specie Popilla Japonica che sta minacciando la flora e l’agricoltura locale.
Il parassita avrebbe già colpito diverse piante nei giardini ornamentali, molti frutteti e vigneti. Ben 151 comuni nella Regione sono a rischio nella Regione e ora ad essere minacciato anche il Comune di Milano.
“Purtroppo negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d’origine”, ha dichiarato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.
Secondo quanto viene diramato, il coleottero giapponese è una delle specie più infestanti che negli ultimi anni, sono state introdotte nel nostro territorio, come il tarlo asiatico, la vespa del castagno, il pesce siluro, la testuggine dalle orecchie rosse o lo scoiattolo grigio nordamericano. Specie non autoctone che come il gambero della Louisiana, la minilepre e la nutria contribuiscono a danneggiare l’habitat.
Il coleottero giapponese è stato avvistato per la prima volte nel 2014 e non solo mangia le foglie ma divora la frutta e le verdure ed è in grado di colpire ogni specie vegetale. Il rischio oltre che per la regione è che il parassita possa estendersi in tutta europa. Secondo le statistiche sarebbero necessari oltre 2milioni per combattere e prevenire le infestazioni dei parassiti.
Già 37 comuni hanno segnalato la presenza del coleottero laddove nel 2015 vi erano solo cinque comuni. Il rischio è elevato e ci sono ben 151 Comuni che stanno introducendo delle misure preventive per contenere la sua diffusione, tra le province di Varese, Milano, Pavia e Como.
“Per contrastare l’avanzata del coleottero, il servizio fitosanitario regionale prosegue con il monitoraggio, le operazioni fitosanitarie e la cattura massale attraverso oltre 3 mila trappole”, assicura Coldiretti.
Una piaga terrificante per gli agricoltori, alcuni dei quali ricordano i danni subiti dal coleottero nipponico che a Busto Arsizio ha decimato in tre giorni ben 32 mila metri quadri di erba medica.