Piano Lupo, il ministro Galletti accusa l’ENPA: “Diffonde false notizie”

Piano Lupo, il ministro Galletti accusa l’ENPA: “Diffonde false notizie”

Gian Luca Galletti ©Getty
Gian Luca Galletti ©Getty

Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, accusa l’ENPA di creare disinformazione riguardo al Piano Lupo, il discusso provvedimento che prevede l’abbattimento selettivo di questi animali dopo 46 anni di protezione ininterrotta in Italia. Galletti fa sapere: “Dispiace che un ente accreditato come l’ENPA diffonda notizie totalmente false sul Piano di Conservazione del Lupo”.

“Va ricordato in primo luogo che il documento non è un atto normativo che si sostituisce alla legge, ma risulta anzi essere in linea con le attuali norme nazionali ed europee. Il testo arrivato in Conferenza Stato Regioni non prevede per nulla il prelievo del 5% degli esemplari dei quali si è parlato, ed inoltre non esiste neanche la possibilità di uccidere i lupi per motivi scientifici e di ammazzarli a fucilate nei parchi”.

“Nel Piano si fa riferimento a casi di particolare necessità legati ad esigenze di ricerca scientifica, sanità e sicurezza pubblica. Si tratterebbe di situazioni emergenziali, come ad esempio epidemie o casi di particolare aggressività nei confronti dell’uomo riscontrati in altri Paesi europei, rispetto ai quali non è prudente per l’incolumità pubblica negarsi questa estrema possibilità”.

“Per quanto riguarda la questione dei parchi, il Piano prevede che una delle molte prescrizioni sulle quali l’ISPRA valuterà caso per caso se concedere la deroga sia proprio procedere con la giusta cautela qualora ci siano casi di branchi che stazionano nei parchi nazionali e regionali e altre aree protette importanti per la specie. Non ci sono dunque motivi validi per sostenere che si apra una caccia selvaggia al lupo”.

Il ministro Galletti conclude:”Con riferimento alle parole di un’associazione rilanciate anche dall’onorevole Taverna, è altrettanto falsa l’affermazione che il Piano preveda l’eutanasia dei cani randagi. La legge vieta espressamente l’uccisione dei cani e il Piano, come detto, non si pone in alternativa alla legge. Per rimozione, effettiva o riproduttiva, si intende dunque il contenimento in canile previsto dalla legge 281/91, o in alternativa la sterilizzazione”.

“Nelle azioni per prevenire la presenza di cani vaganti e l’ibridazione lupo-cane sono previste l’anagrafe canina, sanzioni più pesanti per chi abbandona o non custodisce a dovere i cani padronali, incentivi alle sterilizzazioni, vaccinazioni gratuite, campagne di sensibilizzazione: nulla che faccia riferimento all’eutanasia o all’abbattimento”. Il Piano Lupo aveva fatto discutere perché al suo interno sarebbero presenti invece dei punti decisamente inquietanti, stando a quanto affermato proprio dall’ENPA.

Nel frattempo il Piano Lupo, rinviato lo scorso 2 febbraio dalla Conferenza Stato Regioni, verrà ridiscusso oggi, 23 febbraio e molto probabilmente ci sarà una decisione definitiva. Ma all’esterno del Ministero dell’Ambiente a Roma è prevista una protesta da parte di ENPA e di altre associazioni animaliste contrarie al provvedimento.

PARTITO ANIMALISTA EUROPEO protesta a Roma

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