No alle pellicce di cani e gatti in Italia: la petizione

No alle pellicce di cani e gatti in Italia: la petizione

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Dopo la petizione per vietare la pelliccia di Murmasky, una sorta di cane-procione, la cui vendita è legale e del quale gli inserti di pelli vengono usate anche nei capi di abbigliamento venduti in Italia (clicca qui) su Change.org è stata lanciata una nuova raccolta firme con la quale viene chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi di fermare il commercio in Italia di pelle e pelliccia di cane e gatto.

La stessa Aidaa ha lanciato a fine novembre, l’Operazione “Pelo Sospetto” a ridosso del periodo natalizio in cui si intensificano i mercatini e aumentano nei negozi abiti e accessori contornati da pelo vero di animali dalla provenienza incerta. L’Aidaa ha denunciato che dietro a quelle pellicce come quelle del Nyctereutes Procyonoides, il cane procione, vi sono anche animali insospettabili, per cui vengono violate le normative europee. Infatti, sottolinea l’Aidaa, non solo stiamo parlando delle pellicce ma anche interni di guanti, colli ed interni di giubbotti che sono realizzate interamente o in parte con pelo di cane e di gatto.

L’associazione animalista ha pertanto invitato chiunque avrà informazioni o sospetti su negozi o bancarelle che vendono pelo di animali proibiti di segnalarlo ad AIDAA con una telefonata tutti i giorni dalle 14h alle 16h al numero 3479269949 oppure mandando una mail a presidenza.aidaa@gmail.com.

“Ovviamente, la nostra Associazione è contraria a qualsiasi tipo di sfruttamento o uccisione di animali particolarmente a quelli perpetrati in nome della vanità umana. Purtroppo, non ci è ancora possibile perseguire a norma di legge ogni uccisione, ma possiamo evitare quelle illegali, sperando di arrivare con l’aiuto di tutti gli associati e i cittadini ad ottenere una legge chiara e univoca che tuteli tutti gli animali da questa pratica”, ha spiegato il Presidente Lorenzo Croce.

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