Scopriamo insieme come avviene la protezione dei cuccioli da freddo e pericoli in alcune delle specie animali più particolari e sorprendenti.
Non c’è niente di più importante che salvaguardare la propria amata prole: questo assunto non vale solo per gli esseri umani, ma anche per le altre creature che popolano il nostro pianeta. Curiosi di sapere quali stratagemmi mettono in pratica alcune specie animali per la protezione dei loro cuccioli? Esploriamo insieme il meraviglioso mondo degli animali selvatici per scoprirlo.
Come avviene la protezione dei cuccioli nelle specie animali
Un genitore è disposto a tutto per la propria prole, e ciò vale per qualsiasi essere vivente.
Negli ultimi anni, sia attraverso la ricerca scientifica che tramite la diffusione sul web, abbiamo modo di scoprire il lato protettivo degli animali. Un senso unico che rende più forte qualsiasi specie, pronta a sacrificare la propria vita per i propri cuccioli.
Ci sono numerosi casi in cui i genitori sfidano un predatore per proteggere il proprio cucciolo.
Non mancano neppure tristi casi analoghi a quello accaduto ad Ostia, sulle coste del Lazio, dove è stata avvistata una mamma delfino che ha vegliato il cucciolo morto per parecchi giorni, nonostante il corpo fosse in stato di decomposizione.
Si tratta di un fenomeno chiamato “Carrying dead calf“, ovvero quando la madre delfino non si rassegna alla perdita del figlio.
La natura ha riservato un potere incredibile per la sopravvivenza, un potere mirato alla salvaguardia della specie al quale si è associato il lato empatico e sentimentale, in millenni di evoluzione, tanto che per istinto alcune madri di una specie adottano cuccioli che appartengono ad un’altra specie e li proteggono.
Scopriamo insieme quali sono le tecniche che le diverse specie animali adottano per la protezione dei propri cuccioli, in particolare esaminando gli stratagemmi messi in pratica da:
- Lontra marina;
- Topo della California;
- Polpo gigante del Nord Pacifico;
- Lemure asiatico;
- Canguro.
Lontra marina
Tra le specie animali più particolari, la lontra marina ha sviluppato un sistema di protezione dal freddo per i suoi cuccioli.
La lontra ha la pelliccia più folta di qualsiasi altro mammifero al mondo che conta su un milione di peli per pollice quadrato.
Quando la mamma lontra deve lasciare i suoi cuccioli per procacciare del cibo ed immergersi nell’acqua gelida, non avendo grassi ma solo i peli per proteggerla dal freddo, intrappola l’aria nel pelo del cucciolo per formare uno strato isolate che lo proteggerà dal freddo e che lo farà rimanere a galla.
Fenicottero
Tra le numerose specie animali che hanno sviluppato un sistema sociale complesso per la protezione e sopravvivenza dei cuccioli ci sono anche i fenicotteri.
I pulcini a differenza degli adulti hanno un becco corto e liscio che permette di nutrirli dai genitori che producono del latte colore rosa che passa attraverso il becco ai cuccioli.
Questo tipo di latte, come quello umano è stimolato dall’ormone della prolattina che viene prodotto fintanto non ne abbia bisogno il pulcino.
In alcuni casi, la produzione di questo liquido nutritivo può addirittura portare gli adulti a perdere il loro colore rosa, che deriva da un pigmento rosa che assimilano nella loro dieta a base di gamberi, molluschi e alghe.
Topo della California
In natura non tutti i padri delle diverse specie animali si prendono cura della propria prole e si dedicano alla protezione dei cuccioli.
Non è questo il caso del topo californiano. Infatti, la femmina di topo californiano produce una sostanza nelle urine che nel periodo di maternità stimola il maschio a prendersi cura amorevolmente dei suoi cuccioli.
Anche il papà, quindi, nutre e mantiene puliti i suoi piccoli. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che qualora la femmina non producesse più la sostanza chimica, il maschio smetterebbe immediatamente di prendersi cura dei cuccioli.
Polpo gigante del Nord Pacifico
I polpi sono una delle specie animali più intelligenti.
Tra questi il polpo gigante del Pacifico del Nord si rivela un genitore capace di sacrificare la sua vita per la prole.
Il polpo pesa circa 70 kg e può raggiungere i 4 metri di lunghezza con i suoi tentacoli e veglia su 100mila uova per sei lunghi mesi, fino a quando non si schiudono.
Non si allontana mai dalla sua tana, neanche per andare a nutrirsi. Inoltre, durante il periodo di attesa provvede a tenere pulito l’ambiente e con le sue ventose toglie le alghe e i parassiti e spruzza dell’acqua per ossigenarle. Quando le uova si schiudono, la madre muore di stenti.
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Lemure asiatico
Il Lemure lento asiatico è tra le specie animali che ha escogitato una strategia veramente affascinante per la protezione dei suoi cuccioli quando si deve separare da loro per procurarsi del cibo.
Infatti, la madre produce una sostanza nociva che il piccolo ingerisce leccando le ghiandole che si trovano in corrispondenza del gomito.
Successivamente ricopre di saliva tossica il cucciolo prima di lasciarlo.
Il veleno ingerito dai cuccioli allontana sia i parassiti che possibili predatori.
Secondo i ricercatori, questo fenomeno si produce nell’arco delle prime tre-quattro settimane di vita del cucciolo. Si tratta in ogni caso di un veleno pericoloso che può essere letale per l’uomo.
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Canguro
Infine, il canguro chiude l’elenco delle specie animali che si dedicano alla protezione dei cuccioli con le tecniche più strabilianti.
Il periodo di gestazione di questo animale canguro è di circa 40 giorni. Alla nascita, i piccoli pesano appena un grammo.
Grazie al marsupio della madre, il figlio cresce in tutta sicurezza e resta protetto fino a 6 mesi, quando inizierà ad uscire da solo.
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