E’ allarme orsi polari che, secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University del Wyoming, guidati da John Whiteman, stanno morendo di fame.
“Il loro metabolismo è molto simile a quello di altri mammiferi, piuttosto che a quello di animali che vanno in letargo. Se noi o voi non mangiassimo per settimane, i risultati dei nostri test sarebbero simili a quelli degli orsi”, ha detto Whiteman.
Una tragedia annunciata provocata dal cambiamento climatico, per cui la dieta degli orsi polari è costituita da foche che stanno diminuendo in quanto si è ridotto il loro territorio, a causa dello scioglimento dei ghiacci.
Contrariamente a quanto sostenuto fino ad oggi, per cui si pensava che gli orsi polari sviluppassero un sistema di sopravvivenza rallentando il lloro organismo, come una specie di “letargo mobile“, come una sorta di autodifesa di fronte alla scarsa alimentazione, oggi, gli studiosi hanno smentito questa teoria, confermando al contrario che gli orsi polari non sono in grado di adattare il loro comportamento e le loro abitudini per poter far fronte alla carenza di cibo derivante da estati sempre più calde nell’Artico.
Un altro studio condotto dal Patuxent Wildlife Research Cente dell’U.S. Geological Survey (Usgs ha invece dimostrato che “le emissioni di gas serra rimangono la principale minaccia per la conservazione delle popolazioni di orsi polari in tutto il mondo”, annunciando che gli orsi polari potrebbero scomparire da gran parte del loro attuale area entro solo 10 anni,
Todd Atwood, un biologo dell’Usgs e autore dello studio, ha sostenuto che “la sostanziale perdita del ghiaccio marino e la prevista riduzione nella disponibilità di prede marine che gli orsi polari mangiano sono le principali ragioni specifiche per le prospettive sempre peggio per le popolazioni di orso polare”.
Inoltre ha poi aggiunto Atwood, “abbiamo riscontrato che altri fattori di stress ambientali come il trasporto marittimo trans-artico, l’esplorazione di petrolio e gas, le malattie e gli agenti inquinanti, la raccolta sostenibile e le perdite dovute alla difesa della vita umana, hanno avuto solo effetti trascurabili sulle popolazioni di orso polare, rispetto agli effetti molto più grandi della perdita di ghiaccio marino e collegati al declino nella loro capacità di accedere alle prede”.
Infine, dalla ricerca è emerso che se il periodo estivo senza ghiaccio si allungherà ciò comporterà la loro estinzione in quanto il ghiaccio è la “loro piattaforma per la caccia la loro preda principale – le foche del ghiaccio – e quando il ghiaccio si scioglie completamente in mare in estate, gli orsi devono ritirarsi a terra dove il loro accesso alle foche è limitato. Altre ricerche quest’anno ha dimostrato che gli alimenti terrestri disponibili agli orsi polari costretti a terra non possono aiutare le popolazioni di orsi polari ad adattarsi alla perdita di ghiaccio marino”.