L’emergenza boschiva che nei mesi estivi ha interessato vaste zone del territorio italiano ha causato la morte di centinaia di animali selvatici, rimasti intrappolati tra le fiamme. Una tragedia alla quale vanno incontro i volontari e i centri di recupero fauna selvatica giร provati dall’emergenza continua provocata dalle cucciolate e dalla siccitร . A questo, si aggiungono appunto le vittime degli incendi.
Ce l’ha invece fatta una volpe che nei giorni scorsi era in fuga dai Monti Lattari, nella penisola sorrentina, e che รจ stata investita da un auto a Pimonte, nel napoletano. Dietro la macchina, c’era una band musicale con il suo furgone. I giovani, ‘capitanati’ dal frontman Nicola Caso, non sono rimasti indifferenti e hanno soccorso lโanimale. Successivamente, hanno contattato via chat Claudio dโEsposito, il responsabile del Wwf in quella zona.
Proprio d’Esposito ha ricostruito quanto accaduto: “Aveva traumi agli arti posteriori ed era visibilmente debilitata. La mattinata successiva abbiamo portato lโanimale a Castellammare di Stabia, dove lo abbiamo consegnato alla Polizia della Cittร Metropolitana che a sua volta lo ha trasferito allโospedale veterinario di Napoli, quello allโinterno del Frullone”.
Il dramma dell’emergenza incendi
Poi sull’emergenza incendi: “Pinete e boschi anche secolari, che hanno impiegato anni a crescere, sono andati completamente distrutti in pochi istanti. Tanto ci hanno messo le fiamme a ridurli in un cumulo di cenere. Angoli di paradiso, trasformati in inferno. Un danno inestimabile. Ma per la conta dei danni รจ ancora presto. Oltre allโaria diventata irrespirabile e la distruzione della flora spontanea, sono ingenti le perdite anche della fauna selvatica. Moltissimi animali sono morti arrostiti. Durante gli incendi tanti animali fuggono terrorizzati”.
D’Esposito insiste: “Cosรฌ cinghiali e volpi sono stati avvistati correre allโimpazzata, poiane e corvi volare disorientati. Gli animali, selvatici e domestici, capiscono da dove arriva il fuoco e, se non sono intrappolati, si spostano riuscendo a sopravvivere. Ma altri, i piรน lenti e giovani, purtroppo non ce la fanno. Eโ il caso di lepri, faine, martore, ricci, rettili, api e insetti oltre a piccoli uccelli che sono stati rinvenuti senza vita. Alcuni uccisi dalle inalazioni di fumo, dalle alte temperature o dallโassenza di cibo e acqua, altri arsi vivi da quelle fiamme che hanno distrutto il loro habitat senza lasciargli alcuna via di scampoโ.
L’episodio รจ l’occasione da parte del Wwf per ribadire che gli incendi delle scorse settimane non hanno fatto solo vittime nella fauna selvatica, ma hanno lasciato molti animali senza punti di riferimento. A tal proposito, viene considerata sciagurata la scelta di confermare l’apertura anticipata della caccia. D’Esposito รจ netto: “Una classe politica miope sembrerebbe che in Italia abbia dichiarato guerra alla Natura”.
Le posizioni della Lav e di Legambiente
In merito a questo tema, le associazioni ambientaliste non intendono fare sconti. Nelle scorse settimane, la LAV ha denunciato ai presidenti delle Regioni italiane il numero incalcolabile di animali rimasti vittime di roghi. Nelle missive si chiede il rispetto dell’articolo 19 della Legge sulla caccia. In esso di parla della piena facoltร per i governatori di annullare l’apertura della stagione della caccia. Netta sul tema dell’apertura della stagione venatoria anche Legambiente, che nei giorni scorsi ha pubblicato una nota. In questa, si sottolinea “come la gravitร dalla situazione che ha spinto le Regioni a chiedere lo stato di calamitร pesi anche sulla sopravvivenza degli animali selvatici”. La richiesta di Legambiente a Governo e Regioni รจ che deliberino il posticipo della stagione venatoria 2017/2018 disponendo il divieto dell’attivitร venatoria.
La volpe salvata ai Castelli Romani
Un incredibile salvataggio รจ andato in scena nelle scorse settimane ai Castelli Romani. I guardiaparco della riserva regionale che sorge in zona hanno infatti recuperato un piccolo di volpe di soli due mesi, che era stato avvistato in prossimitร di un supermarket a Monte Compatri.
Con tutta probabilitร il piccolo si era smarrito ed era alla ricerca di cibo, finendo nei pressi dell’esercizio commerciale. Con cautela e senza comunque alcuna difficoltร , l’animale รจ stato raccolto e portato al Centro di Recupero della Fauna Selvatica ‘Il Nostro Regno degli Animali’. Il piccolo di volpe mostrava dei segni di denutrizione, pur presentando un quadro clinico generale buono nel complesso.
GM