Mara scappa di casa: ritrovata dopo ore gravemente ferita

Mara scappa di casa: ritrovata dopo ore gravemente ferita

(Pixabay)

Una povera cagnetta scappa di casa e viene ritrovata dopo ore: probabilmente abbaiava troppo e qualcuno ha deciso di spararle. La drammatica denuncia arriva da Sonia Paccagnella, presidente dell’Associazione Città degli Angeli di Cavarzere. L’episodio è avvenuto a Polesella e la cagnetta è in gravissime condizioni.

Ricostruisce Sonia Paccagnella: “Sono le 6.30 del mattino di venerdì 18 agosto quando Mara, una cucciolotta di 15 mesi, incrocio di pastore australiano, assieme al suo compagno Ares, si allontana da casa approfittando di un buco nella rete di recinzione”. Parte il tam tam su Facebook, viene trovato Ares e poi arriva una segnalazione di un cane ferito e sanguinante: “Corriamo sul posto, ma il cane sembra sparito nel nulla. Un testimone però riporta di aver sentito uno sparo ed un guaito intorno alle 7 del mattino”.

Passano altre ore, ma della cagnetta non c’è nessuna traccia: “Solo dopo 36 ore di ricerche, sabato 19 agosto, aiutati anche dal Centro Cinofilo Gli Angeli di Cavarzere, specializzati nel ritrovamento di dispersi anche sotto le macerie, Mara viene trovata sotto una siepe di Località Grignella, con una zampa ferita ed il petto crivellato da diverse decine di pallini sparati da un fucile da caccia”.

La ricostruzione di quanto accaduto è particolarmente drammatica: “Mara ha percorso il tragitto che solitamente facciamo a piedi in passeggiata: da Località Cuora ci spingiamo sino in Via Grignella e ritorno”. Diverse le ipotesi: “Forse è entrata in una proprietà privata di Via Grignella”. Oppure “ha abbaiato una volta di troppo infastidendo qualcuno”. In ogni caso, “un abitante della via ha imbracciato il fucile ed ha sparato intenzionalmente, a distanza ravvicinata, dritto al petto di Mara”.

Insiste l’attivista nella sua denuncia: “Questo gesto è ingiustificabile, non solo perché l’autore ha imbracciato un fucile in periodo di chiusura venatoria, ma perché ha sparato ad un cane per ucciderlo”. Intanto sono partite le denunce contro ignoti per maltrattamento.

Drammatici precedenti

Un episodio simile è avvenuto nelle scorse settimane a Sapri, nel salernitano, protagonista in negativo un uomo di 73 anni, N.C.. Questi è stato denunciato dai militari dell’Arma dei carabinieri della locale compagnia. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver sparato a un cane, come testimoniato da alcuni vicini di casa dell’uomo.

Questi infatti hanno prima avvertito lo sparo e poi un cane guaire disperato, così hanno allertato i carabinieri. I militari dell’Arma sono giunti presso l’abitazione dell’anziano e hanno rinvenuto sotto al letto un fucile calibro 12. A pochi metri da casa, invece, c’era un povero meticcio, trovato in una pozza di sangue. Per fortuna il cane era ancora vivo.

Drammatico quanto avvenuto a Pastena, sempre nel salernitano, dove un cagnolino, un meticcio di circa un anno, non ha avuto scampo ed è morto sotto i colpi inflitti con una violenza inaudita da un uomo. Il fatto si è consumato nel pomeriggio del 15 febbraio all’interno di un parcheggio in via Orazio Flacco. Un altro brutto episodio di cani uccisi, come quello avvenuto a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. Un cane, una femmina di lupo cecoslovacco di nome Kira, è stata ammazzata con un colpo di fucile.

E’ invece una vicenda controversa quella avvenuta a Montesilvano, nel pescarese, alla fine di maggio: un cane è rimasto ferito in seguito all’esplosione di un colpo di pistola da parte di un agente della Polizia locale. Secondo la testimonianza fornita dal diretto interessato, il tutto è accaduto per legittima difesa.

GM

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