Aggressione orso,Trentino: Provincia mantiene ordinanza di cattura. Vittima denunciata per “falso ideologico”

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By lotta75

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Orso bruno

Tra colpi di scena e catture, la vicenda โ€œaggressione orsoโ€ in Trentino continua a mantenere accesi i riflettori. Infatti, il pensionato vittima dellโ€™orso a Terlago, lo scorso 22 luglio, ha ammesso di essere stato lui stesso a provocare per primo lโ€™animale, colpendolo a bastonate per allontanarlo. Immediate le reazioni delle associazioni animaliste che come Enpa hanno chiesto alla Provincia di ritirare lโ€™ordinanza per la cattura dellโ€™orso.
All’indomani delle diverse dichiarazioni, รจ giunta la nota ufficiale della Provincia autonoma. Nel comunicato viene sottolineato che la provincia mantiene lโ€™ordinanza “per la sicurezza delle persone”.

“Questo lโ€™obiettivo che deve essere garantito e pertanto a questi fini non รจ rilevante che nell’ambito del contatto avvenuto nei giorni scorsi a Terlago possa essersi eventualmente verificata una reazione istintiva della persona coinvolta”, ha commentato il Governatore della Provincia di Trento.

Sul tema รจ intervenuto anche il responsabile Verdi diritti animali Rinaldo Sidoli sottolineando che “lโ€™uomo ha condannando a morte un innocente. Alla luce di questi fatti chiediamo al presidente Ugo Rossi di fermare immediatamente l’inaccettabile caccia allโ€™orso e al premier Paolo Gentiloni di non concedere ulteriori privilegi venatori al Trentino Alto Adige”.

Lo stesso Sidoli ha poi voluto ricordare che โ€œla fauna selvatica รจ patrimonio indisponibile dello Stato ed รจ tutelata. Approvare la norma di attuazione proposta dal Trentino Alto Adige esporrebbe il nostro Paese allโ€™apertura di una procedura dโ€™infrazione da parte della Commissione europea. I lupi e gli orsi sono specie protetta, non vanno cacciatiโ€.

TEST DNA CONFERMA ORSO KJ2

Prosegue il monitoraggio nella zona e le squadre della forestale avrebbero catturato un secondo esemplare in una delle tre trappole dislocate nel territorio dove si รจ verificata l’aggressione.
I risultati del test Dna condotto sui campioni biologici prelevati sul posto, hanno confermato che l’orso che si tratterebbe dell’orsa KJ2, giร  nota per il suo comportamento. Infatti, questo esemplare femmina nel 2015 aggredรฌ in modo grave un escursionista. Kj2 non ha neanche piรน il radiocollare e di lei si erano perse le tracce. L’esemplare ritenuto “fuori controllo” รจ stato alla base dell’ordinanza della provincia. Non a caso, dalla provincia viene ribadito che il test del Dna “conferma la particolare criticitร  comportamentale di cui l’esemplare si รจ reso protagonista in passato”.

AIDAA DENUNCIA VITTIMA AGGRESSIONE ORSO PER FALSO IDEOLOGICO

Eppure, in tutto ciรฒ, non viene minimamente considerata la falsa ricostruzione dei fatti inizialmente fornita dal pensionato aggredito. Sul tema รจ intervenuta l’Associazione Italiana Difesa Animali e ambiente (Aidaa). Il presidente Lorenzo Croce ha infatti reso noto di aver presentato una denuncia penale per i reati di cui agli articoli 483 (falso ideologico delle dichiarazioni rese in merito all’aggressione dell’orso) e 544 del codice penale (maltrattamento di animali per essersi avventato contro l’orsa Kj2 armato di bastone) nei confronti di Angelo Metlicovec 69 anni. Il pensionato, sottolinea Aidaa “all’inizio aveva sostenuto che l’orsa l’aveva inseguito ed attaccato e lui si era salvato a stento lanciandosi in un burrone, dopo due soli giorni lo stesso uomo aveva fatto denuncia alla provincia per chiedere un risarcimento danni ed aveva sostenuto che quell’orsa era da uccidere perchรฉ pericolosa”.

Alla luce delle nuove dichiarazioni Aidaa annuncia pertanto di aver denunciato l’uomo perchรฉ “on le sue menzogne e le dichiarazioni fuorvianti il Metlicovic ha indotto la provincia di Trento ed il ministero ad aprire una vera e propria caccia all’orsa, con il rischio che la stessa orsa fosse soppressa, ma non solo- scrive Croce nella denuncia- aggredendo l’orsa con il bastone ha compiuto il reato di maltrattamento di animali, cosi come lo ha compiuto mettendo a rischio la vita del suo cane”.

 

C.D.

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