Un pastore maremmano vittima di uno stupido gioco tra amici

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By Gabriele

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(Pixabay)

Non sono abbandoni nei confronti dei cani, ma anche episodi crudeli come quello subito da un pastore maremmano nella marina di Casalabate, località balneare a est di Lecce. Due ragazzi, forse per uno stupido gioco, hanno legato alla moto il cane di grossa taglia, quindi lo hanno trascinato.

Fortunatamente, alcune persone presenti sul posto si sono immediatamente precipitate per fermare i ragazzi, quindi hanno soccorso il povero cane, successivamente trasferito presso una clinica veterinaria di Trepuzzi. Qui il pastore maremmano è stato curato e ora sembra che stia meglio. I primi soccorritori si sono resi immediatamente conto dello stato in cui era l’animale, denutrito, disidratato e, soprattutto terrorizzato.

Una volta rifocillato, al pastore maremmano è stato dato un nuovo nome, Wolke, che in tedesco significa nuvola. Al momento si trova ancora presso la clinica di Trepuzzi e attende qualcuno che abbia voglia di adottarlo, prendendosi cura di lui e amandolo come merita.

Appena qualche giorno fa vi avevano parlato di un triste episodio andato in scena a Rieti, dove un povero cane è stato investito in viale de Juliis finendo col morire. La ricostruzione dell’episodio lascia sconvolti: una donna stava tranquillamente passeggiando assieme alla figlia ed al loro cane. L’animale era tenuto al guinzaglio da quest’ultima quando un’auto che passava in quel momento ha colpito lo sfortunato animale, che si trovava troppo ai margini della carreggiata.

A nulla sono valsi i tentativi di soccorrere il povero quattrozampe, e quel che è peggio è che il conducente della vettura si è allontanato in tutta fretta senza fermarsi. Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri della compagnia locale e ora si cerca il pirata della strada.

Nelle scorse settimane, un pastore maremmano è stato vittima di qualcosa di terribile: i suoi proprietari, infatti, avevano perso le sue tracce, salvo poi ritrovarlo all’interno del bagagliaio della loro auto. Segno che chi ha ucciso il cane conosceva la famiglia nella cui abitazione questo povero animale non farà mai più ritorno. Tutto ciò è avvenuto a Donoratico, in provincia di Livorno. In base a quanto si apprende, il povero cane era abituato a uscire di casa e a stare in giardino, perché l’abitazione era isolata: chi lo ha ucciso ha agito con ferocia.

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