Ronda si rifiuta di combattere: ora è la mascotte della spiaggia

Ronda si rifiuta di combattere: ora è la mascotte della spiaggia

(Pixabay)

Ronda, una cucciola di pitbull, troppo mansueta a tal punto da rifiutarsi di combattere, è stata vittima di un bruttissimo episodio di violenza e maltrattamenti: è stata infatti lanciata dal suo padrone da un motorino in corsa, come se si trattasse veramente di un sacco della nettezza urbana. A quel punto è scattata una bella gara di solidarietà per salvare Ronda.

Soccorsa, operata e curata, la cagnetta oggi vive a Senigallia, dove in molti ne apprezzano le doti da abile nuotatrice. Il giovane che l’ha adottata, infatti, ha preferito puntare su di lei per ben altri tipi di attività sportiva e nei giorni scorsi ha vinto una gara organizzata alla Baia Canaria, uno degli stabilimenti riservati agli animali. Ormai Ronda è amata da tutti ed è diventata una vera e propria mascotte.

Il suo proprietario, Sergio Leveque, racconta: “Ronda è una cucciola di American pitbull terrier, scartata e abbandonata a Quarto, in provincia di Napoli, a 5 mesi circa. Lanciata da un motorino in corsa è stata soccorsa, curata ad una zampa e sterilizzata. Ridotta pelle e ossa, le volontarie l’hanno messa in adozione e io l’ho portata qui a Senigallia. Dopo una settimana, ancora debilitata fortemente fra lo stress per l’abbandono, l’operazione e la denutrizione, ho rischiato di perderla per una coccidiosi, una malattia parassitaria. Il veterinario Silvestrini di Marzocca ha fatto il miracolo”.

Ora la cagnolina sta decisamente meglio, ha ripreso ad alimentarsi e attualmente pesa 25 chili. Prosegue Sergio Leveque parlando di Ronda: “È dolcissima, sempre pronta a giocare, una compagna straordinaria per me, mia moglie e i nostri tre bimbi. Una muscolatura e una vitalità tipici della razza. Certo, non mostra alcuna aggressività e questa sarà stata la causa dell’abbandono da parte di un bulletto di periferia in motorino giallo. Il classico bulletto che vuole il cane da combattimento”.

Spesso i pitbull restano vittime di abusi, il più ricorrente dei quali è appunto il loro coinvolgimento in combattimenti clandestini. Si tratta senza dubbio di una piaga annosa che qualcuno vorrebbe legalizzare.

Molti e gravissimi sono i casi: alla fine dello scorso anno, ad esempio, nel quartiere di Montesilvano a Pescara, un residente esasperato ha filmato un combattimento in pieno pomeriggio tra due giovani pitbull, aizzati l’uno contro l’altro per strada, davanti ai cancelli delle abitazioni. In precedenza era avvenuto un maxi sequestro di 78 cani da combattimento, tra i quali Pit bul, Dogo Argentino e American Staffordshire Terrier.

Gestione cookie