Ballerina lascia oltre mezzo milione di euro in eredità per cani bisognosi

Ballerina lascia oltre mezzo milione di euro in eredità per cani bisognosi

Una bella storia con protagonista la generosità e l’amore per gli animali arriva da Pinerolo, noto centro in provincia di Torino, dove una donna, Graziella Marchisio, ha deciso di lasciare in eredità ben 540.ooo euro da devolvere agli animali bisognosi. A raccontare la vicenda è il notaio che l’aveva aiutata a redigere nero su bianco sulle apposite carte questo suo nobile proposito. La donna era una ballerina ed è morta di cancro nel 2000, ma grazie alla sua opera è stato possibile avallare la costruzione di una immensa struttura di ben 10 km quadri all’interno del quale verrà ospitato inizialmente circa un centinaio di cani, a Sant’Antonino di Susa. E parte sarà destinata per allestire un’area nella quale poter istruire i quattrozampe per inglobarli nelle unità cinofile della Polizia di Stato. Lì verranno ospitati i cani sottratti alle violenze ed ai maltrattamenti subiti nei circhi e quelli tolti ai combattimenti clandestini.

Il notaio, in passato vicepresidente dell’ENPA, ricorda la Marchisio come “simile a Monica Bellucci anche se bionda, bellissima ed alta sul metro e 85 cm. Era anche molto carismatica, dotata di un carattere forte. Nei primi anni ’90 la ricevetti nel mio studio dove mi disse di voler redigere un testamento in favore del suo compagno, Mario Alprì. Graziella non aveva nessun parente, né genitori, né figli né nessun altro. Il suo compagno avrebbe dovuto utilizzare quanto ricevuto per realizzare un ente che fornisse aiuto agli animali, ma Mario scomparve prematuramente a causa di una leucemia fulminante”.

In seguito Graziella, una volta ripresasi dal lutto, tornò dal notaio: “Mi chiese cosa fare, alla fine scelse di lasciare tutti i suoi averi allo scopo di creare lo stesso una fondazione per aiutare i cani abbandonati. La fondazione porta il nome dei suoi due levrieri, Pincy e Sugar. Redigemmo il tutto nel 1994 e ho preso a cuore questo avvenimento come se fosse una missione. In Italia la burocrazia rappresenta un muro invalicabile per qualsiasi cosa, anche per creare una cosa bella come un questo caso. Nel 2000 Graziella cadde in depressione, e dopo sei mesi ci lasciò per una brutta malattia. Si trovava in Spagna, a Barcellona, e lo venni a sapere proprio da una telefonata partita dalla Catalogna. Il mio numero venne trovato in un biglietto che lei aveva lasciato, assieme a delle istruzioni precise da seguire nel caso fosse morta. Si trovava nella sua roulotte, che pochi giorni dopo prese fuoco. Graziella possedeva diversi conti correnti ed anche otto appartamenti a Torino. Ci sono voluti quasi 15 anni per realizzare il suo desiderio, ma finalmente ci siamo riusciti”.

L’appuntamento è per l’inaugurazione del prossimo 16 luglio, ed il notaio è sicuramente il più contento di tutti sia perché ha investito trentamila euro sia, soprattutto, per il lato umano di questa vicenda. Nei giorni scorsi un’altra persona aveva deciso di effettuare una donazione in favore degli animali per realizzare qualcosa di veramente insolito.

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