Napoli, uccelli murati vivi: l’ENPA promette battaglia

Napoli, uccelli murati vivi: l’ENPA promette battaglia

Dopo l’episodio degli uccelli murati vivi ai Castelli Romani ad inizio maggio (si trattava nella fattispecie di alcuni falchetti, tra l’altro una specie protetta, che poi all’indomani vennero liberati) un episodio simile si è verificato a Lacco Ameno, in provincia di Napoli. La Procura della Repubblica del capoluogo partenopeo ha ricevuto però un esposto compilato nel dettaglio da parte della locale sezione dell’ ENPA, che fa riferimento per l’appunto all’operato giudicato indebito da parte di un anziano del posto, che in pieno giorno ha utilizzato delle grate di ferro cementandole per murare vivi dei colombi, causandone la morte per inedia.

L’intervento dei volontari e delle guardie zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali era giunto purtroppo soltanto diversi giorni dopo a quanto commesso da questa persona, riscontrando come in effetti i volatili fossero rimasti intrappolati. L’uomo rischia ora una denuncia per maltrattamento di animali, come richiesto dalla stessa ENPA, la quale chiede a gran voce che venga individuato attraverso una indagine da far partire subito. Carmela Paolella, responsabile della sezione di Lacco Ameno della nota associazione animalista, si è detta costernata ed addolorata da una simile barbarie: “E tutto si è verificato di giorno in una strada sempre piena di gente, anche se lontana dalle abitazioni, per cui non riusciamo proprio a comprendere i motivi che hanno spinto tale individuo a commettere una simile atrocità. Sarebbe bastato aspettare qualche settimana ed attendere che i piccoli murati vivi avessero imparato a volare per vederli andare via”.

“Chi compie cose come questa è una persona che presenta indubbiamente anche dei grossi comportamento in ambito sociale e va fermata subito. alla Procura di Napoli abbiamo inoltrato una precisa richiesta affinché attribuisca a noi la conduzione delle indagini, riusciremo di sicuro a scovare il colpevole”, conclude Paolella. Due mesi fa invece come già detto era accaduta una cosa simile con i falchetti in una zona in provincia di Roma.

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