Pappagallini mutilati per guadagnare qualche spicciolo, arrestato

Pappagallini mutilati per guadagnare qualche spicciolo, arrestato

Pappagalli ©Getty

E’ successo ancora: dei pappagallini sono stati utilizzati come intrattenimento da qualcuno senza scrupoli che ne hanno tarpato le ali per impedire loro di fuggire. Nella fattispecie si tratta di un uomo che aveva mutilato i volatili utilizzandoli per dare in strada a Napoli dei numeri da giocare al lotto facendosi dare in cambio qualche spicciolo. Una cosa del genere era già avvenuta durante lo scorso mese di gennaio, suscitando sdegno per l’utilizzo così improvvido di poveri animali indifesi. Si tratta di una forma di intrattenimento volta ad un misero guadagno che come compromesso comporta la salute dei volatili utilizzati. Per questo motivo le forze dell’ordine lo hanno arrestato e l’individuo è stato condannato ad un anno di reclusione per maltrattamento di animali. Il tutto per la felicità di alcune associazioni animaliste e movimenti politici come la Lega Italiana Protezione Uccelli ed i Verdi, che attraverso le rispettive sezioni campane hanno fatto sapere come questa pratica sia alquanto diffusa in diverse zone. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha dato per primo la notizia attraverso Facebook scrivendo

“Il 1° settembre 2016, in via Toledo, l’uomo fu denunciato per maltrattamento di animali dalla polizia municipale di Napoli dell’Avvocata, guidati dal comandante Luigi Ascione, mentre il pappagallino che aveva mutilato fu portato nell’ospedale veterinario dell’Asl Napoli 1. È la prima condanna inflitta dalla giustizia su questo tipo di sfruttamento e maltrattamento agli animali ed è anche la conseguenza di ‘Wanted’, la campagna di sensibilizzazione che abbiamo avviato con Lipu, ma soprattutto dell’impegno della polizia municipale di Napoli nella repressione di violenze di questo tipo. La sentenza del Tribunale di Napoli costituisce un importante precedente giurisprudenziale al quale auspichiamo che si possano poi uniformare in futuro i giudici che dovranno sentenziare sugli altri denunciati nei prossimi mesi, visto che, negli ultimi anni, ci sono stati oltre 20 sequestri”

Gestione cookie