Niente da fare: lo Yulin Dog Festival non si ferma nonostante le tantissime proteste giunte da tutto il mondo grazie alle voci di dissenso innalzate da tantissime associazioni animaliste ed anche da persone semplicemente indignate dal fatto che una mattanza di cani rapiti sia per strada che dalle private abitazioni per essere barbaramente massacrati e mangiati venga considerata in certe parti della Cina una cosa del tutto normale. La famigerata rassegna, che ogni anno si svolge indisturbata nel mese di giugno nella città cinese di Yulin con il pieno appoggio delle forze dell’ordine locali, ingloba al proprio interno prassi dalla crudeltà indicibile ai quali i malcapitati cani vengono sottoposti: tanti quattrozampe risultano versare in una condizione ambientale di estremo disagio, con animali stipati in gabbie ristrette ed ammassati gli uni accanto agli altri in ambienti ristretti. Prima di essere cucinati poi, i cani verrebbero brutalmente percossi perché è usanza del posto fare così allo scopo di rendere la carne più gustosa, secondo quanto tramandato da una discutibile tradizione.
Uno degli aspetti incredibili del Festival di Yulin però è che esso sia stato ideato per favorire il turismo, perché una cosa talmente eclatante fa parlare di se e genera nel bene e nel male uno spostamento in massa di persone. Animal Asia ed altre associazioni animaliste sono in prima linea da quando la kermesse è sorta per contrastare contro qualsiasi forma di violenza e chiedono un intervento deciso del Governo cinese in loro aiuto. In Cina mangiare carne di cane e gatto è consentito, ed ogni anno si stima che vengano uccisi e macellati fino a 20 milioni di cani. Per quanto riguarda i gatti, la loro carne viene venduta in media a 4 dollari e mezzo considerando l’intero animale. Un sospiro di sollievo era giunto nelle scorse settimane, quando si era parlato dell’abolizione del Festival di Yulin o quantomeno di una presunta, forte limitazione imposta al consumo di carne di cane, che spesse volte vengono macellati in strada. Ma le annunciate pene da parte delle autorità non hanno spaventato i fautori di questa mostruosità.
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