L’agnello nasce a pois: cacciato dal gregge, lo adotta una dalmata

L’agnello nasce a pois: cacciato dal gregge, lo adotta una dalmata

Una storia straordinaria quella che arriva da Barossa Valley, in Australia, dove un agnello nato maculato è stato rifiutato dal suo gregge, per poi essere “adottato” da una dalmata. Gli agnelli dunque non vengono adottati solo per salvarli dal macello, come nel periodo che ha preceduto la Santa Pasqua ha fatto qualche politico italiano anche quest’anno, sposando alcune campagne specifiche, ma diventano protagonisti di belle storie d’affetto, amore e amicizia.

Il povero agnello nato a pois infatti ha avuto la fortuna di incontrare quella dalmata sulla sua strada, che lo ha trattato con lo stesso amore con il quale si tratta un figlio. Lo ha accolto e insieme i due giocano e si rilassano al sole. La dalmata e l’agnellino, seppur di razze diverse, stanno scambiandosi affetto reciproco, un piccolo miracolo soprattutto se si parla di animali di razze così diverse.

Non sembrano esserci dubbi sul fatto che la dalmata abbia sprigionato il proprio istinto materno, trattando l’agnello come un figlio, attratta da quelle macchie. La vicenda si è svolta in Australia nella fattoria di Julie Bolton: lei stessa ha racconto di questa strana coppia così affiatata e così amorevole.

Ovviamente, l’agnello non allatta dalla dalmata, ma a nutrirlo è direttamente la proprietaria della fattoria, attraverso il biberon, anche se la signora Bolton assicura che anche gli altri cani hanno accolto nella loro grande famiglia il piccolo ovino, circondandolo di affetto.

Commoventi sono le immagini che la donna ha diffuso e che mostrano la cagna mentre lecca la testa del piccolo agnello, facendogli in questo modo capire di tenerci molto a lui, dandogli affetto e amore. La storia della dalmata e dell’agnello simboleggia nel modo migliore la volontà degli animali di integrarsi tra loro, mettendo da parte –
come spesso dovremmo fare anche noi umani – pregiudizi su razze e differenze.

Chiaramente, la vicenda è altamente simbolica e bisogna tenere in chiaro che non vi sono particolari anomali in questo tipo di comportamenti e di relazioni tra razze diverse. Secondo la Hazel, studiosa del comportamento animale, “questo comportamento non è insolito, ma è difficile sapere cosa succede nella mente di un animale. Il cane sa che l’altro animale non è della sua specie, ma lo adotta comunque perché è un cucciolo”.

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