Fin dal mattino presto c’è stato un trambusto e una circolazione di notizie, tra smentite e conferme sul caso registrato a Pendenza di Cittaducale, in provincia di Rieti, riguardo al ritrovamento di un lupo impiccato. La notizia sarebbe stata diffusa da un’associazione locale la quale avrebbe ricevuto delle fotografie che ritraevano il povero animale appeso ad un albero, ormai privo di vita. Aidaa si è subito interessata alla vicenda interpellando le autorità locali e mettendosi in contatto con i Carabinieri della forestale. Nel frattempo, mano a mano che gli enti preposti hanno confermato quanto accaduto, anche l’Enpa ha condannato il gesto, proponendo una taglia di 10mila a chi fornirà informazioni utili a trovare i responsabili.
Secondo le indiscrezioni, l’animale sarebbe stato soppresso dopo alcuni casi di morte di pecore e di vitelli.
“Un atto criminale di estrema crudeltà e gravità che non deve rimanere impunito. Chiediamo alla Procura di Rieti di sequestrare immediatamente il corpo dell’animale e di inviarlo subito al centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria, istituito presso l’Istituto Zooprofilattico di Grosseto, dove potranno essere svolte le necessarie indagini per identificare i responsabili dell’ignobile atto criminale”, ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile LAV area Animali Selvatici, spiegando che le fotografie sono state recapitate presso la sede dell’associazione locale con un biglietto sul quale, secondo indiscrezioni, ci sarebbero dei riferimenti a degli indennizzi non ricevuti.
“Chissà che gli elenchi delle richieste di rimborso non celino i nomi dei responsabili è difficile credere che in un territorio così piccolo nessuno possa fornire elementi utili a individuare i colpevoli”, ha poi chiosato Vitturi, ricordando la pericolosità della legge Piano lupi sul tema degli abbattimenti che voleva introdurre il ministro dell’Ambiente.
Stando a quanto riporta Aidaa sul luogo del ritrovamento sarebbero intervenuti i carabinieri del nucleo forestale della stazione di Contigliano che hanno aperto un’indagine. Il presidente Aidaa, Lorenzo Croce ha spiegato che “il lupo non è morto impiccato. Abbiamo parlato con gli inquirenti che ci hanno spiegato che è stato aperto un fascicolo di indagine e che le indagini proseguono a ritmo serrato. Da quanto abbiamo capito, il lupo potrebbe essere stato ucciso forse per avvelenamento e successivamente la sua impiccagione sarebbe stata una macabra messa in scena il cui scopo è al vaglio delle forze dell’ordine”.
Un caso che segue quello che si è registrato in provincia di Grosseto, per la precisione a Suvereto dove a fine aprile è stato trovato un lupoide attaccato ad un palo della segnaletica. Il caso venne aspramente condannato dallo stesso primo cittadino, definendo l’accaduto “un gesto infame”.