Ancora orrore in Calabria, dove nelle scorse ore si è consumato l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un povero cane. Ieri vi avevamo parlato di quanto accaduto a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, dove cinque cani da caccia sono stati imbavagliati, legati e uccisi a picconate. I poveri animali hanno subito la violenza e la furia omicida “di chi forse per rancore odio o vendetta si è scagliato contro di loro massacrandoli”, spiega in un comunicato in cui viene denunciata la vicenda l’associazione animalista “Animalisti Italiani onlus Reggio Calabria”. L’episodio è avvenuto in un box, sito in contrada San Filippo.
Stavolta l’orrore arriva da Bovalino, sempre in provincia di Reggio Calabria: la vittima è Vittoria, una setter di 2 anni circa. Il povero cane è stato ritrovato in una pozza di sangue, le zampe posteriori, la pancia, i capezzoli, totalmente consumati dallo strisciare sull’asfalto. I volontari che hanno soccorso il setter non hanno dubbi che sia stata legata a un’automobile in corsa e trascinata per diverse centinaia di metri. Ora la cagnolina è sotto le cure di un veterinario, che le sta facendo la fluido terapia, somministrandole doppia copertura antibiotica (ceftriaxone enrofloxacina) ed antinfiammatorio (carprofen). Chi la sta curando è molto fiducioso e convinto che Vittoria ce la farà.
I volontari però spiegano che a quanto accaduto deve essere posto fine: “Questo scempio non può passare inosservato, nelle prossime ore andremo a sporgere regolare denuncia per questo massacro e chiederemo di poter visualizzare i filmati di tutte le telecamere presenti nella zona del ritrovo ed adiacenti ad essa. Speriamo davvero che tu possa essere una Vittoria sulla morte e su i soprusi verso anime innocenti”. Da quel che si apprende Vittoria è stata abbandonata e c’è la possibilità di adottarla. Verrà infatti affidata vaccinata e chippata, una volta che finiranno le cure. I volontari assicurano che il setter pur trovandosi ora a Bovalino può viaggiare e mettono a disposizione un numero di cellulare (346/5828306) per chiunque fosse interessato ad avviare la pratica per prendere in affido Vittoria e curarsi di lei. Sarebbe un gesto d’amore che consentirebbe alla povera cagnetta, vittima dell’inciviltà umana, di cominciare realmente una seconda vita.