Anche in provincia di Napoli è emergenza serpenti, dopo tre distinti episodi avvenuti in centro e nord Italia: a Pianura, un quartiere molto popoloso della città partenopea, diversi abitanti hanno denunciato la presenza massiccia di serpenti in numerose zona quali giardini e parchi pubblici. Se ne è parlato in particolare sui social network, dove i diretti interessati hanno posto in risalto i possibili rischi legati dalla presenza dei rettili in posti frequentati tutti i giorni dai bambini.
Inoltre anche le case e le abitazioni limitrofe sono esposte al rischio di possibili ‘sconfinamenti’ da parte di questi striscianti animali, per i quali risulterebbe molto facile insinuarsi negli spazi abitati. Già qualcuno sembra abbia avuto uno spiacevole contatto ravvicinato in questo senso.
Giusto ieri un uomo si è visto apparire davanti un pitone di ben 8 metri di lunghezza, il tutto mentre stava falciando il prato del proprio giardino. Il fatto si è verificato a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, dove già nelle passate settimane e per la precisione a Montegalda, è avvenuta una mini-invasione di bisce nei giardini sparsi nel territorio comunale.
E non finisce qui: a Grosseto una coppia di frustoni, due esemplari non letali di serpenti ed equiparabili a delle innocue bisce, erano diventate oggetto di una spasmodica ricerca da parte delle autorità locali per tutto un pomeriggio, prima di essere catturate e rimesse in libertà in una zona all’aperto fuori città. La presenza massiccia di questi animali è legata a particolari condizioni ambientali che si vengono a creare, oltre ad altre di natura comportamentale.
Nel caso del pitone ad esempio è facile pensare a qualcuno che avrà comprato a suo tempo l’animale per tenerlo a casa, salvo poi disfarsene in maniera incauta mettendolo in libertà. Una leggerezza che purtroppo può causare problemi ed inconvenienti di una certa gravità tanto all’animale stesso quanto alle persone.