Grande attesa per la prima udienza del processo che si apre domani, 27 aprile, al Tribunale di Paola e che vede come imputati i quattro ragazzi che, nel giugno del 2016, a Sangineto, in provincia di Cosenza, si sono divertiti ad uccidere un povero cane, chiamato Angelo, appendendolo ad un albero e bastonandolo fino alla morte. Un caso atroce del quale gli stessi giovani si sono poi vantati pubblicando il video della messa a morte e dell’agonia del povero animale.
Il caso è diventato mediatico e riportato dai telegiornali nazionali ma anche da dei servizi delle Iene e sul quale lo stesso presidente del Senato Pietro Grasso si era espresso, inviando un messaggio al Partita Animalista Europeo per cui aveva sottolineato che: “La tutela degli animali è una questione di rilevante interesse nazionale che richiede un approccio multidisciplinare e un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la società in ogni sua componente: etica, sociale, economica ed istituzionale”.
Al termine di un’indagine, i Carabinieri riuscirono a rintracciare i responsabili che sono stati denunciati per uccisione di animale (c.p. art. 544-bis), e rischiano una pena che va dai 4 mesi a due anni di reclusione. In difesa di Angelo furono promosse diverse manifestazioni per chiedere giustizia e l’inasprimento delle pene riguardo a questo tipo di reato ma anche per ricordare come la sensibilità nei confronti degli animali sia in realtà un tema importante per la costruzione di una società più etica e responsabile.
In concomitanza con la prima udienza del processo diverse associazioni si sono date appuntamento a Paola per un presidio e un corteo: sfileranno diverse sigle che spaziano dal Partito Animalista Europeo al Nucleo Operativo alla Leal Lega AntiVivisezionista ma anche Gaia e Ambiente che si è costituita parte civile con altre associazioni in qualità di “soggetto offeso”, per cui ha ricevuto una citazione a comparire dal Tribunale di Paola.
Gaia Animali e Ambiente, in una nota ha annunciato che “saremo presenti e vigili, con la nostra avvocatessa Rossella Nigro di Gaia Lex Cosenza che sta occupandosi del caso dal primo minuto e ha redatto la costituzione parte civile. Seguiteci, vi terremo al corrente sullo svolgimento”, sottolineando che “i 4 devono capire che la preistoria è un periodo passato e che la collettività umana ha leggi di civiltà. Attendiamo giustizia per Angelo!”.
Angelo è diventato un emblema non solo della lotta animalista ma anche di una battaglia etica all’insegna della civiltà.