Due cuccioli di maremmano sono finiti in un vascone di raccolta acque piovane all’interno della discarica di Colleferro, gestita da Lazio Ambiente. Dopo una segnalazione, sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco per recuperare i due animali. Purtroppo, all’arrivo dei soccorsi un esemplare era già morto, mentre i vigili sono riusciti a recuperare l’altro cucciolo ancora vivo, al termine di un’operazione durata due ore.
I cani sono stati affidati al personale della Asl veterinaria che ha avviato un’indagine per capire come gli esemplari siano finiti nella vasca. Tra le varie ipotesi, qualcuno potrebbe aver gettato i cani di proposito oppure i due esemplari, ancora cuccioli, andando alla scoperta del territorio potrebbero essere caduti nel vascone. Tuttavia, secondo una prima ricostruzione, i cani non sarebbero potuti accedere da soli alla vasca per cui sarebbe confermata la prima ipotesi, ovvero che qualcuno li abbia lanciati di proposito, con il preciso intento di sbarazzarsi dei due cuccioli, profittando dei giorni del ponte di Pasqua, per non essere visto.
Un triste episodio di cronaca che riporta in primo piano il fenomeno degli abbandoni e dell’uccisione dei cuccioli aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni. Purtroppo, come sempre, manca una strategia adeguata da parte delle istituzioni sia per quanto riguarda il monitoraggio sul territorio che campagne di sensibilizzazione sul tema della sterilizzazione e di microchippatura dei cani. Spesso, dopo il periodo riproduttivo e dei parti, aumentano casi di abbandono di questo tipo che culminano troppe volte con la morte dei cuccioli. Si tratta di un metodo ancora diffuso in molte aree, soprattutto periferiche dove i cani vengono lasciati spesso liberi anche nella stagione riproduttiva. Purtroppo, l’usanza di uccidere i cuccioli è ancora praticata e all’ordine del giorno. Queste piccole creature subiscono le peggiori sorti e torture perpetrate da individui senza scrupoli ed empatia. Per fortuna che, in questo caso, uno dei due cuccioli sia sopravvissuto. Resta l’amarezza per l’altro esemplare che non ce l’ha fatta ed è morto poco prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.