Come emerso recentemente da alcune indagini condotte in Italia sui furti, negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dei casi in cui si trattava di veri e propri “dognapping”, ovvero il furto del cane per chiedere un riscatto al proprietario. Un fenomeno che in realtà si rivela essere diffuso soprattutto nei paesi del Nord Europa. A conferma di questo triste tendenza, in quanto tocca essere innocenti e colpisce i sentimenti e gli affetti delle persone, una nuova vicenda, rimbalzata sui media d’Oltralpe.
A Puchay, in Normandia, una famiglia è stata costretta a pagare un riscatto per recuperare il proprio cane un tenero cucciolo di tre mesi di Cavalier King di nome Myrtille.
Il cucciolo come ogni giorno era uscito in giardino dove stava scorrazzando allegramente. All’ora di pranzo, quando la padrona lo ha richiamato per dargli un po’ di pappa, Myrtille era scomparso. I coniugi, proprietari del cane lo hanno cercato ovunque: ore di angoscia e di terrore puro fino a quando non si sono rivolti al veterinario di zona per segnalare la scomparsa del cucciolo e alla Gendarmeria locale. Nel frattempo sono state realizzate delle locandine che la coppia ha affisso dappertutto sul territorio comunale e le località vicine.
Nel giro di pochi giorni, Guy Michel, il proprietario del cane, ha raccontato di aver ricevuto una telefonata con la quale veniva chiesto un riscatto di 500 euro per riavere Myrtille: “Era una voce giovane. Diceva che aveva il nostro cucciolo che ha fatto piagnucolare per farmelo sentire al telefono. Poi ha aggiunto che quando si ha un cane di razza bisogna fare attenzione. Poi chi ha chiesto un riscatto, minacciandoci di uccidere Myrtille, sbattendola contro il muro”.
Il malvivente aveva dato delle indicazioni precise al proprietario del cane che doveva acquistare dei buoni dal tabaccaio equivalenti alla somma richiesta per poter effettuare un pagamento online digitando dei codici.
Dopo il pagamento, i proprietari hanno raccontato di aver ricevuto una chiamata con la quale il rapitore segnalava alla coppia di andare a recuperare il cane all’ingresso. I due coniugi hanno raccontato di essersi precipitati in giardino ma di non aver visto nessuno. Tornando in casa, la coppia ha sentito dei piccoli guaiti che provenivano dalla loro camera dove hanno scoperto che la piccola Myrtille era stata chiusa nell’armadio: “Mentre eravamo andati a controllare in giardino, il rapitore si era introdotto in casa, dalla porta sul retro e aveva messo il nostro cane nell’armadio”, ha commentato Guy Michel.
Molte persone hanno criticato la coppia per aver pagato il riscatto. Ma per Guy e la moglie la vita della loro Myrtille era più importante. Adesso i due coniugi sono terrorizzati e non riescono più a lasciare Myrtille sola in giardino.