Ci sono cose che tutti sanno ma che nessuno racconta. L’orrore di cui sono capaci gli esseri umani a volte potrebbe risultare come qualcosa che a che fare con il male allo stato puro. La violenza e il maltrattamento di esseri innocenti è uno degli aspetti più drammatici del volto delle persone capaci di mentire a loro stessi, macchiandosi di sangue e portando una maschera nella società. E’ quello che viene da pensare, riportando la notizia rimbalzata sui media spagnoli, riguardo ad una donna, residente a Loja, vicino Granada che avrebbe dato in pasto al suo pitone, cuccioli di cane e di gatti, di pochi giorni.
Lo scorso anno, circolava sui social l’appello di una volontaria che denunciava lo stesso fenomeno in Germania, raccomandandosi alle persone di non dare dei cuccioli ad alcune persone che si descrivevano come volontarie ma che in realtà partecipano ad un traffico illegale di cuccioli prelevati dai canili per destinarli al consumo di rettili. La storia sembrò una bufala e molti media sminuirono quell’appello. Non è dato sapere ad oggi se quella storia sia vera oppure no, ma di certo il caso spagnolo alimenta alcuni sospetti, forse confermando la sua veridicità.
La donna di Granada è stata denunciata dalla Guardia Civil spagnola dopo aver pubblicato in rete, in un sito e-commerce, l’immagine del suo pitone reale che sta strangolando un cucciolo di cane di pochi giorni, con l’obiettivo di venderlo.
L’immagine è stata pubblicata dal quotidiano spagnolo Granada Hoy e lo stesso Daily Mail ha rilanciato la notizia. Ovviamente, l’immagine è finita sotto gli occhi di un ispettore della protezione animali spagnola il quale avrebbe immediatamente contatto l’inserzionista, fingendo di essere interessato all’acquisto del pitone. Dopo aver conquistato la fiducia della donna quest’ultima si sarebbe lasciata andare ad alcune confidenze, raccontando di aver alimentato il pitone “con cuccioli e gattini, così come anche un uccello”.
La donna è stata denunciata alle autorità e dopo essere stata rintracciata dovrà rispondere non solo di maltrattamento di animali per cui rischia 18 mesi di carcere, il divieto fino a tre anni di esercitare professioni, commerciale o industriali, legato agli animali e alla custodia degli animali. Tuttavia, essendo il pitone reale una specie protetta, forse, la situazione della proprietaria del rettile potrebbe aggravarsi con il reato di detenzione illegale di una specie protetta dall’accordo di Washington Cites.
Il pitone può arrivare a vivere 30 anni in cattività ed essendo una specie non velenosa è molto diffuso negli ambienti domestici in quanto risulta anche socievole. Ci sono diverse varietà di pitoni, alcune protette. Di norma uccidono le loro prede per soffocamento, avvolgendosi attorno al loro corpo che stringono fino a far morire l’animale.