Amava così tanto il suo cane da non volerlo lasciare andare via. Il proprietario di un incrocio di pit bull di 18 anni è stato denunciato dalla società di protezione animali Rhode Island SPCA per “inutili crudeltà” nei riguardi dell’animale.
L’uomo non riusciva a dire addio al suo cane e si era rifiutato in tal senso a farlo sopprimere anche se il povero animale non riusciva a camminare ed era ridotto uno scheletro. Il cane non si muoveva più, era in uno stato comatoso e presentava diverse piaghe da decubito.
Quando si è accorto che la situazione stava precipitando, il proprietario ha portato il suo anziano pit bull in una clinica veterinaria, dove è stato messo un termine alla sofferenza del cane.
I veterinari shoccati da quanto accaduto hanno segnalato il caso alla Rspca che ha ovviamente avviato i dovuto accertamenti sui fatti, scoprendo che il padrone era così legato al suo animale da non accettare l’idea di sottoporlo all’eutanasia.
“Non possiamo chiudere un occhio su un caso come questo solo per simpatia”, ha dichiarato un ispettore della Società di protezione animali, sottolineando che il padrone non poteva ridurre l’animale in quelle condizioni.
Purtroppo dire addio al proprio cane non è mai una decisione facile e provoca un estremo dolore e spezza l’animo dei proprietari che devono separarsi da un piccolo essere che hanno avuto al fianco per molti anni, come un membro della famiglia.