Gettato in un barile, resta intrappolato nel catrame

Gettato in un barile, resta intrappolato nel catrame

Immagini davvero sconfortanti, quelle di un cane gettato in un barile di petrolio. Sembra una storia impossibile eppure è accaduta in India dove fortunatamente l’esemplare è stato soccorso in extremis dai volontari della nota organizzazione internazionale Animal Aid India.

Il povero animale, probabilmente uno dei tanti randagi che affollano le strade dell’India, era rimasto incollato al catrame di un barile dove qualcuno lo aveva gettato, perché forse infastidiva. L’esemplare era ferito e stava morendo lentamente, nell’indifferenza di molte persone che non lo hanno aiutato. Quando sul posto sono arrivati i volontari, il cane era in iperventilazione: era terrorizzato perché non riusciva a muoversi a causa del catrame che lo aveva intrappolato all’interno del barile.

I volontari dopo diversi tentativi hanno capito che non sarebbero mai riusciti ad estrarre il cane sul posto e così hanno deciso di portare il barile con all’interno l’animale ferito al rifugio dove poter operare in tutta tranquillità nell’emergenza, con strumenti più adatti alla situazione. Dapprima è stato tagliato il barile a metà per poter manovrare meglio e vedere la complessità del caso. Al cane sdraiato su un fianco, disidratato e stremato, lo staff ha subito dato dell’acqua per tranquillizzarlo e rassicurarlo con delle carezze mentre alcuni volontari hanno iniziato ad utilizzare un prodotto speciale per ammorbidire il catrame. Nel frattempo è stata anche preparata dell’acqua calda con la quale rimuovere il tutto e poter staccare in quel modo l’animale dal barile. Dopo diversi minuti i volontari hanno estratto il cane e ci sono volute ben tre ore di lavaggio per poter far riemergere il pelo sul fianco del povero randagio, impregnato di catrame. La pelle in parte è stata bruciata e corrosa dalla sostanza, ma per fortuna nessuna ferita era grave e così, questo dolce cucciolo all’indomani è tornato a stare in piedi e a correre come gli altri ospiti del rifugio, mostrando fiducia e riconoscimento a chi lo ha salvato.

 

Gestione cookie