E’ assolutamente raccapricciante la scena che si è presentata a due passanti a Chieri, in provincia di Torino. I due stavano facendo del sano jogging mattutino domenica scorsa, quando si sono accorti che nelle acque gelate del rio Vallero qualcosa stava facendo capolino. Si trattava di sette cuccioli, tutti di età inferiore al mese, morti per il freddo dopo essere stati gettati lì dentro da qualcuno che evidentemente non li voleva e non si è certo prodigato nel cercare loro una sistemazione migliore.
I passanti hanno subito avvisato i carabinieri della locale stazione, che stanno indagando per individuare il responsabile di una simile, crudele atrocità. Chi ha compiuto una mostruosità del genere è imputabile di maltrattamento ed uccisione di animale oltre che di inquinamento ambientale. Ed anche le associazioni animaliste del posto sono pronte a farsi sentire: i volontari del canile di Chieri hanno anche istituito una vera e propria taglia sul killer, raccogliendo 500 euro fino ad oggi.
A spiegare il tutto è Maria Rosa Azoaglio dell’ENPA: la struttura che ospita i cani a Chieri è gestita infatti proprio dall’Ente Nazionale Protezione Animali: “Siamo disposti ad offrire dei soldi a chi saprà indicarci il nome dell’assassino, e garantiremo l’assoluto anonimato per coloro che riusciranno ad offrirci degli elementi utili”.
I sette sfortunati cuccioli erano tutti dei meticci, somiglianti a dei cani di caccia, ed il loro ritrovamento è avvenuto in Valle Balbiana, al confine tra Chieri e Pino. Le due persone che hanno scoperto i corpicini li hanno potuti osservare sporgendosi da un ponte, mentre erano adagiati su una delle sponde del rio Vallero.
E purtroppo è emerso anche che la loro morte pare essere avvenuta con tutta probabilità pochissimo tempo prima del rinvenimento, dal momento che le loro membra non erano irrigidite. Ma la bestialità dell’uomo nei confronti dei cani non ha confini, guardate cosa è successo in Sud America pochi giorni fa.