In diverse occasioni, anche in Italia, dopo il caso di Amore, il cane ucciso ad Irgoli dal padrone che lo ha trascinato con l’auto per punizione, è stato evidenziato un fenomeno raccapricciante, diffuso in tutto il mondo e che accomuna gli orrori perpetrati sugli animali. Dopo il recente caso di Amatrice, dove un tenero esemplare da caccia è stato fortunatamente salvato, arriva invece la funesta notizia di un altro cane che, però, non è sopravvissuto alle ferite provocate dal trascinamento con l’auto.
La vicenda che si è verificata in Arizona ha sollevato lo sdegno. Un povero cane malato è stato ritrovato da degli agenti della polizia dopo che era stato trascinato da un mezzo e abbandonato a bordo della carreggiata, per farlo morire nell’indifferenza.
Il cane, un cucciolo incrociato tra un pit bulle uno sharpei, è stato trovato con una corda al collo, sporca di sangue e gravi ferite sulla testa, sulle zampe, riconducibili all’attrito sull’asfalto. Immediato il suo trasferimento presso una clinica veterinaria, ma per l’animale non c’era nulla da fare e lo staff, constatando le condizioni del cane, hanno soppresso il cane per mettere fine alle sue sofferenze.
Gli agenti shoccati per il grave atto di maltrattamento e per la violenza del gesto hanno diramato la fotografia del cane quando era ancora vivo, chiedendo informazioni utili ad individuare il responsabile. Secondo le ipotesi, il cane sarebbe stato trascinato anche ad una velocità sostenuta, con la crudele volontà di ucciderlo e di non risparmiare la sua piccola vita, per molti insignificante.
Quello che provoca rabbia è che con molte probabilità il responsabile potrebbe passarla liscia anche dopo aver compiuto un’azione di questo tipo, rivelandosi pericoloso per la stessa società.