La LAV ha prodotto delle immagini eclatanti che ritraggono una tigre ammaestrata saltare all’interno di un cerchio di fuoco in un circo. L’episodio è avvenuto in Italia, ed il noto movimento animalista ha utilizzato il filmato per denunciare quella che è una grave irregolarità, la quale rappresenta anche una evidente violazione dei criteri di mantenimento degli animali nei circhi.
Il Ministero dell’Ambiente è venuto a conoscenza del fatto e ha precisato: “Gli spettacoli combinati insieme a prede potenziali non sono assolutamente accettabili, cosi’ come l’uso dei cerchi infuocati”. Sempre la Lega Anti Vivisezione si è schierata decisamente in favore del Disegno di Legge del Governo (DdL 2287-bis) sulla disciplina dello spettacolo dal vivo, che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi, ed i prossimi 3 e 4 dicembre sarà presente in diverse piazze italiane per ottenere le firme dei cittadini alla petizione da essa stessa promossa per mettere la parola fine all’utilizzo degli animali nei circhi.
Cosa che già molti altri paese in Europa e nel mondo hanno dichiarato illegale o hanno comunque limitato al massimo. L’iniziativa, della quale vi avevamo già parlato nelle settimane scorse, ha assunto un nome significativo: “Un bel passo avanti”, e può godere del sostegno del Presidente del Senato, Pietro Grasso, oltre che di diversi altri esponenti politici di vari partiti.
L’episodio della tigre risale al 2015 e la LAV intende farne uso per portare avanti la sua crociata, forte anche di un massiccio sostegno popolare. Secondo i più recenti dati Eurispes infatti risulta essere molto elevata la percentuale degli italiani favorevoli all’abolizione degli spettacoli con animali al circo. Dal 68,3& si è passato al 71,4%, facendo registrare un incremento nel giro di un solo anno.
Questo grazie anche a maggiori sensibilità ed informazione offerte all’opinione pubblica, oltre a diversi eventi di cronaca che periodicamente hanno riscontro e vedono gli animali di ogni specie essere vessati e sottoposti a vivere in veri e propri lager, sfruttati solamente per portare a buon fine gli interessi di gente che non pensa al loro benessere.
La petizione LAV chiede che venga adottata una nuova norma nazionale per la quale sia prevista la graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nei circhi; la garanzia che gli animali attualmente utilizzati nei circhi siano ricollocati in strutture autorizzate con finalità di Centri di recupero, in grado di garantirne il miglior mantenimento, senza alcun utilizzo in spettacoli; infine il sostegno alle attività circensi realizzate senza l’uso di animali.