La LAC, Lega Abolizione Caccia, sezione Trentino, ricorda in una nota la sfortunata orsa Daniza, il cui destino è stato segnato l’anno scorso da un discutibile provvedimento deciso da una ordinanza della Provincia Autonoma di Trento. L’animale si imbatte a Ferragosto di due anni fa assieme ai suoi due cuccioli in un uomo, e seguendo il proprio istinto naturale, lo scacciò via per mantenere i figli al sicuro. La LAC afferma come le versioni rilasciate in diverse occasioni da questo individuo siano stato spesso contrastanti e come nessuna indagine portata avanti in maniera seria avesse accertato la reale sequenza dei fatti.
E l’11 settembre sempre di due anni fa Daniza venne catturata ed accidentalmente uccisa da un errore nella fase di sedazione. “E se nessuno ne avesse disposto l’indiscriminata cattura non ci sarebbero stati sbagli e Daniza sarebbe ancora viva. La responsabilità è da attribuire tutta alla Provincia Autonoma di Trento che niente ha fatto per proteggere l’orsa da chi la molestava e per favorire la pacifica convivenza tra uomini ed animali selvatici”.
Adesso anche l’orsa KJ2 si ritrova a vivere la stessa situazione nonostante avesse minori contatti con l’ambiente umano rispetto alla sfortunata Daniza. E’ per questo che si invita a tenere il dovuto rispetto per orsi, lupi ed altre specie che abitano le montagne, senza invadere i loro spazi ed alterarne habitat ed abitudini. Il comunicato della LAC si conclude con queste parole: “Il prossimo 11 settembre, secondo anniversario della morte di Daniza, la commemoreremo con un incontro di discussione a Trento, anche per denunciare la totale inefficienza della politica di gestione degli orsi della Provincia Autonoma di Trento”. L’appuntamento è fissato in piazza Pasi dalle ore 10:00 alle 17:00.