Proseguono gli interventi degli animalisti in Cina, mirati a fermare il mercato della carne di cane. L’associazione Guardians of Chinese Animal Protection ha reso noto del salvataggio di ben trecento cani, destinati al macello.
Gli attivisti, sopraggiunti da diverse città, tra cui Pechino, Tianjin, Qinhuangdao e Dalian sono riusciti a bloccare un mezzo che stava andando a Changchun e stava trasportando, come spesso accade, illegalmente i cani
Grazie allo sforzo degli animalisti, il camionista che non era in possesso della documentazione necessaria, ha dovuto cedere il carico. Grazie alla collaborazione della polizia e delle autorità sanitarie i cani sono stati sequestrati e affidati a diverse organizzazioni e associazioni.
Tutti i cani sono ora scaricati e riceverà necessarie attenzioni e cure mediche.. Questo è stato un salvataggio comune da diverse organizzazioni.
Stando a quanto comunica la Humane Society International (Hsi), organizzazione internazionale impegnata nei paesi asiatici per far vietare la carne di cane, a distanza di qualche giorno ha poi condiviso un posto annunciando che tra i 300 cani salvati dai partner cinesi, vi era una cagnolina incinta che ha dato alla luce quattro cuccioli: “Grazie al salvataggio veloce, la mamma e cuccioli, sono ora al sicuro e stanno ricevendo le migliori cure veterinarie possibile”, ha scritto Hsi.
Purtroppo, il consumo della carne di cane è ancora molto diffuso nei paesi asiatici e in questo periodo si sono accesi i riflettori sul Bok Nal, in Corea del Sud, stagione compresa tra luglio e agosto, durante la quale aumenta il consumo di carne di cane nel paese. Inoltre, la stessa Hsi a metà luglio ha diffuso le terribili immagini di un’indagine condotta in India, dove esiste in una regione a confine con altri paesi, dove vi è un mercato illegale di cani destinati al consumo alimentari. Anche in questo caso, le povere bestiole, vengono uccise barbaramente, come in Cina, in modo che la carne sia migliore.