Già nei mesi scorsi vi abbiamo parlato della difficile situazione che rischia di abbattersi sui lupi in Italia. Adesso Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente dell’attuale Governo, si è mostrato favorevole all’ipotesi di abbattimento degli esemplari in eccedenza in merito al Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, che è in via di approvazione e conterrebbe l’adozione di misure estreme anche per ibridi e cani vaganti, pure quelli sfuggiti al controllo degli umani, in una misura del 5% ogni anno. Il tutto nonostante l’insorgere di diverse associazioni animaliste come la LAV (Lega AntiVivisezione) e del mondo scientifico.
Il Ministro è appoggiato anche dall’Unione Zoologica Italiana e dalle associazioni degli allevatori, e per dissuaderli dal loro sanguinario intento si è provato a sensibilizzare il Presidente della Regione Emilia-Romagna nonché Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e Donatella Spano, Assessore all’Ambiente della Regione Sardegna e coordinatrice della Commissione ambiente, la quale cura il Piano conservazione dei lupi all’interno della Conferenza delle Regioni. In particolare sono state le sedi LAV di Bologna e Cagliari a provare a smuovere le coscienze, mettendo in risalto soprattutto il fatto che nella maggioranza dei casi gli allevatori, i principali “nemici” dei lupi, non mettano in atto adeguati sistemi di misura delle loro greggi messi tra l’altro gratuitamente a loro disposizione.
Alla fine il discorso si riduce ai soliti interessi ma le associazioni in favore degli animali sperano che la politica stavolta possa fare buon uso della propria coscienza e rifletta prima di rendere effettivi le cruenti misure anti-lupi, quando invece è bene ricordare che già da diversi mesi la controversa misura sta facendo parlare di se in negativo per i provvedimenti concepiti a sfavore della fauna interessata.