Entrambi sordi dalla nascita: una bambina insegna il linguaggio dei segni al suo cane

Foto dell'autore

By lotta75

Video

walter giulia

Due destini molto simili, due vite ai margini di una società che non ammette imperfezioni, due cuori che si sono ritrovati, guardandosi semplicemente negli occhi.

E’ la storia di un cane di nome Walter, sordo fin dalla nascita, ospitato in un rifugio, la Pasadena Humane Society and SPCA e quella di una bambina di 10anni, di nome Julia anche lei nata sorda.

In un’intervista, la madre di Julia racconta il rapporto unico tra Walter e Julia. In un video condiviso su youtube a fine giugno, Chirssy spiega come abbia capito fin dall’inizio che si sarebbe creata quella relazione tra questi due esseri così diversi: “La prima volta che ho preso mia figlia tra le braccia, lei non mi poteva sentire ma sentiva il mio collo. Così è stato anche con Walter, la prima volta che l’ho preso tra la braccia”, spiega Chrissy, sottolineando che “appena l’ho visto, sapevo già che era destinato ad essere il nostro cane”.

Da quel momento, Walter è entrato nella vita di Julia, una vita che solo loro due riescono a condividere in ogni istante e a percepire allo stesso modo attraverso il silenzio del loro universo, cogliendo ogni sfumatura del quotidiano.

Julia ha insegnato dei comandi a Walter utilizzando il linguaggio dei segni, come “seduto”, “acqua”, “cibo”.

Termini e gesti che il cane ha subito imparato. Ancora oggi, Julia continua ad insegnare nuove cose a Walter ed entrambi sono riusciti a stabilire una comunicazione speciale: “Walter è il mio migliore amico”, dichiara Julia, una bambina che ha saputo scoprire giovanissima il reale significato della vita che consiste in semplice gesti, di comprensione e scambio grazie al suo compagno peloso che aspetta pazientemente che la sua amica umana finisca i compiti per giocare.

Un altro cane molto speciale, di nome Gordon è stato salvato quest’anno dalle strade di Londra, dove errava senza meta dopo un abbandono. Anche Gordon soffriva di sordità ma grazie all’impegno di un’associazione animalista, l’esemplare è stato introdotto in un percorso riabilitativo nel quale sta imparando il linguaggio dei segni.

Animali diversi che non di meno provano emozioni e sono capaci come gli altri, di esprimere tutta la loro riconoscenza e il loro amore.

Gestione cookie