Semafori anticollisione per animali. Il nuovo progetto per ridurre gli incidenti stradali

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By lotta75

Non solo Cani e Gatti

@Getty images
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Negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale gli incidenti stradali provocati dagli animali selvatici come cinghiali, cervi o caprioli. In un precedente articolo avevamo evidenziato le cause e soprattutto le precauzioni per prevenirli.

Nella sola Regione Lombardia, la polizia stradale ha registrato 440 incidenti dal 2000 ad oggi, di cui ben 130 nel 2015, laddove nel 2000 furono solo 13. Una piaga per le istituzioni tanto che la Regione Lombardia ha dovuto risarcire tra il 2008 e il 2013, oltre 300mila euro di danni alle persone coinvolte.

Per contenere questo fenomeno c’è chi pensa che sia provocato ad una sovrappopolamento dei alcune specie per cui viene sbandierata l’ipotesi di abbattimento selettivo, mentre c’è chi è disposto ad avviare dei progetti sperimentali, mirati a tutelare i conducenti ma anche gli stessi animali, come nel caso della Comunità montana valli del luinese .

La Comunità montana ha approvato un progetto nel quale saranno installati sei apparecchi elettronici anticollisione per aiutare i cittadini ad evitare incidenti stradali. Come riporta il Corriere.it, si tratta di un semaforo che “urla” per tenere lontani i cinghiali e gli altri animali dalla strada.

Il costo del progetto è di 480 mila euro che saranno finanziati dalla Fondazione Cariplo. Secondo quanto si apprende, in questo periodo gli esperti stanno monitorando l’area di sperimentazione dove per la primavera 2017 saranno installati gli impianti tra Gemonio, Cuveglio, Porto Valtravaglia, Mesenzana, Germignaga e Luino.

L’impianto realizzato da un’azienda bolognese sarebbe efficiente e nelle aree in cui è già stato applicato avrebbe azzerato questo tipo di incidenti stradali, come in Toscana e nel Trentino.

L’assessore della comunità montana Carlo Molinari ha spiegato che l’avvio automatico della registrazione per tenere lontano gli animali dalla strada, prevede diversi rumori studiati appositamente per spaventare gli esemplari: “Abbiamo optato per la registrazione di una battuta di caccia, ci saranno i rumori delle voci umane, dei cani e di alcuni spari in lontananza”, spiega Molinari.

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