Lo scorso anno, un fotografo francese di nome Xavier Hubert Brierre ha condotto un interessante sperimento, documentando la reazione degli animali selvatici che, per la prima volta, sono stati confrontati alla loro immagine riflessa in uno specchio. In realtà , questa pratica ovvero di mettere esemplari di fronte ad uno specchio è uno dei tanti test che gli psicologi hanno sfruttato per verificare se gli animali hanno coscienza di loro stessi.
In questo ambito, è emerso che alcune specie, più di altre, come gli elefanti, i scimpanzé, ma anche le gazze ladre così come le razze marine hanno maggiore coscienza di sé ovvero uno stato che supera il concetto di “essere senziente” che porta al tema cognitivo dell’autocoscienza che si basa sulla capacità di avere sensazioni o esperienze e d’interpretarle. Il test consisteva nel porre un segno sulla fronte dell’animale poi collocato dinanzi ad uno specchio e se l’animale cerca di toccare quel segno su sé stesso, significa che ha coscienza di sé. Questo processo nell’uomo avviene dopo i 18 mesi di vita.
Secondo il test, pare che i cani non riconoscano la loro immagine riflessa. Tuttavia, i ricercatori sono scettici in quanto questo tipo di test non sarebbe specifico né rispetta quello che sarebbe il linguaggio e il sistema di comunicazione del cane, per cui gli esiti del test allo specchio non riflettono, né tanto meno provano che l’animale non abbia coscienza di sé.
Infatti, nel 2001 è spuntata una nuova ipotesi nel settore della ricerca per cui il cane essendo dotato di un senso dell’olfatto più spiccato, prenderebbe coscienza di sé attraverso gli odori più che attraverso il senso della vista.
Ecco perché secondo i ricercatori il cane non riconoscerebbe il suo riflesso nello specchio in quanto privo di odori.
Lo studio è stato pubblicato nella rivista Behavioural Processes, smentendo le tesi per cui il cane non ha coscienza di sé, avvalorando al contrario il fatto che prende coscienza di sé attraverso gli odori: quando marca il territorio o nella possessione degli oggetti.