Migliorano le condizioni di Giulietta: il pit bull ritrovato sanguinante per le vie di Palermo

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By lotta75

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E’ stata ritrovata abbandonata in un angolo della città di Palermo, dopo una segnalazione ai Carabinieri. La pit bull era in condizioni disperate, in un bagno di sangue. Sui social iniziarono a circolare dei post di denuncia con tanto di fotografie raccapriccianti, tanto che lo stesso Facebook ne ha censurato il contenuto. Ma l’intento dei volontari era proprio quello di mostrare a tutti l’orrore e la crudeltà subiti da questa dolce esemplare utilizzata nei combattimenti e che, sicuramente, dopo aver perso un incontro è stata abbandonata con il muso totalmente sfigurato. Tuttavia dopo le prime indagini e i primi accertamenti della polizia pare che l’ipotesi dei combattimenti, come quella del petardo, siano stati esclusi mentre rimane aperta quella di un investimento. Giulietta, così è stata chiamata questa dolce pit bull, potrebbe essere scappata da un garage e un giardino.

In ogni caso Giulietta fu subito portata in una clinica veterinaria dai volontari e dopo due giorni di prognosi riservata, la vigilia di Pasqua, è stato pubblicato un video tenerissimo con il quale si aggiornavano le sue condizioni di salute: “Io mangiucchio e prima ho anche bevuto”, ha scritto il volontario Salvatore Barone che sta seguendo il caso di Giulietta che nel video sta mangiando dell’omogeneizzato, senza poter masticare a causa della frattura alla mascella, ingoiando il tutto con dolci movimenti della bocca.

In base alle analisi, risulta che il cane ha riportato tre fratture alla mandibola e per questo non riesce a poggiare la lingua: “I prossimo giorni saranno decisivi . Giulietta dovrà subire almeno un paio di interventi chirurgici, probabilmente nella stessa città di Palermo. Spero che questa storia serva a fare aprire gli occhi sul dramma di centinaia di cani tenuti al chiuso di magazzini e dei quali nessuno parla”, ha dichiarato Salvatorie.

 

 

Io mangiucchio e prima ho anche bevuto..Un saluto da Giulia, vi aggiornero’ fra qualche ora.

Pubblicato da Salvatore Libero Barone su Sabato 26 marzo 2016

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