Per il veterinario non ci sono dubbi: “Non si tratta di un incidente, bensì di un’azione puramente sadica”. E’ la triste constatazione di una vicenda accaduta a Mileto, in provincia di Vibo Valentia, dove un volpino meticcio è stato soccorso da alcuni volontari che l’hanno trovata impaurita mentre cercava di liberarsi da una corda legata al collo e ad una zampa posteriore. Il povero animale, secondo il parere degli esperti, sarebbe stato in quelle condizioni da almeno una settimana.
Il cane era terrorizzato per cui con molte probabilità è stato anche picchiato e si nascondeva sotto ad un’automobile. Le due volontarie che lo hanno visto, hanno cercato di avvicinarlo ma lui ovviamente non si faceva prendere. Dopo vari tentativi, le due donne sono riuscite a prenderlo e la cosa più orrenda è che mentre tentavano di rimuovere quella maledetta corda, la zampa posteriore si è staccata, rimanendo nelle mani della volontaria e l’osso appariva completamente a vista. La corda aveva segato la zampa e il cane la mordeva per poter liberarsi. Inoltre, il povero animale si sarebbe morso anche la lingua nella disperazione, provocandosi due ulcere.
Una scenda orrenda per le due donne che hanno subito portato l’animale dal veterinario: “Non si è trattato di un vero e proprio incaprettamento ma poco ci mancava. Quella corda lo cingeva dal collo alla zampa posteriore che il cane tentava di amputarsi. Il dolore era tremendo e poterlo prendere non è stato semplice. Tentava, tra l’altro, di mordere anche noi”, ha raccontato a Geapress, Rosita Giordano, una delle due volontarie che hanno soccorso il volpino, chiamato Ettorino e per il quale hanno creato un evento Facebook intitolato “Tutti uniti per Ettorino”, con il quale stanno cercando aiuto per far fronte alle spese per curarlo.Ovviamente sembra inutile commentare la rabbia espressa sui social di numerosi utenti che come al solito in questo caso, non solo chiedono che sia individuato il responsabile, ma augurano con tutto il loro cuore, una sorte ben peggiore di quella che avrebbe voluto infliggere a quella povera creatura innocente.
Per sostenere Ettorino e aggiornamenti sulle sue condizioni di salute, consulta la pagina Facebook cliccando “Tutti uniti per Ettorino“.