E’ polemica a Varese dove a fine gennaio è esploso un dibattito sui social dopo che una madre ha pubblicato sul suo profilo Facebook la fotografia di un disegno infantile con un bambino che tiene un bastone in mano e minaccia un cane, accompagnato dal commento “Pierino percuote il cane con il bastone”.
La madre di un alunno si è indignata per l’esempio presentato dalla maestra agli alunni della scuola elementare “Enrico Fermi” di Porto Ceresio. Il caso non è passato inosservato dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane che ha definito “infelice e pericolosa la vignetta” che doveva spiegare l’utilizzo del verbo “percuotere”.
La madre dell’alunno aveva scritto una lettera all’Enpa spiegando come suo figlio sia stato offeso dall’esempio didattico: “A mio figlio, che ha otto anni, è stato chiesto di colorare quella vignetta aberrante: Pierino, la sua faccia piena di cattiveria, il bastone, il cane, le stelline che indicano il dolore. A lui è venuto il magone, mentre altri bambini non si sono commossi, immagino ineducati all’attenzione verso l’altro. Sarò che, abituati a salvare animali che hanno subito maltrattamenti, i miei figli sanno che di pierini maneschi, purtroppo, se ne incontrano pure nella vita reale”.
L’associazione ha pertanto auspicato che nelle scuole sia dato più spazio all’educazione al rispetto degli animali.
“La prima cosa che viene in mente è la cosiddetta buona scuola tanto acclamata dai nostri governanti e viene da chiedersi se sia poi così buona davvero. Per insegnare ai bambini la corretta grafia di percuotere si potevano usare tanti altri esempi; per dirne uno, si poteva usare un tamburo e la frase Pierino percuote il tamburo, del resto si chiamano percussioni. E invece no, si è scelto di usare un cane, imprimendo nella mente dei bambini un’immagine non solamente diseducativa e pericolosa per i cani ma anche per i bimbi stessi perché non tutti i quattro zampe accettano le bastonate come sembra fare il povero animale preso di mira da Pierino nella vignetta”, sottolinea l’associazione in una nota.
“La mamma che si è giustamente indignata per questo insegnamento avrà sicuramente spiegato al proprio figlio che quello è un gesto orribile ma non possiamo avere la certezza che i genitori degli altri bambini siano stati altrettanto attenti e premurosi. La scuola non dovrebbe insegnare solo grammatica e aritmetica ma anche educare i bambini al rispetto dell’altro”, ha poi aggiunto la Lega Nazionale difesa del cane.
L’educazione al rispetto degli animali è un tema che due deputati Civati e Brignone avevano presentato alla Camera con una proposta per cui venisse insegnata nelle scuole fin dall’infanzia. La stessa Lega Nazionale per la Difesa del Cane, riporta Geapress, aveva appoggiato l’iniziativa, offrendo una collaborazione.
Intanto, una madre animalista ha ritirato il figlio da scuola mentre altre associazioni animaliste hanno come l’Enpa-Ente nazionale protezione animali e la L.I.D.A. Firenze Onlus, hanno espresso disegno chiedendo alla scuola netto dissenso per la scelta del disegno.
L’Enpa ha promosso una contro vignetta realizzata dalla disegnatrice Julia Asachi nella quale presenta una soluzione diversa per il verbo “percuotere” ovvero con “Pierino percuote il tamaburo”.