Prosegue la caccia ai delfini nella Baia di Taiji, in Giappone (clicca qui). Sul posto, da quasi due mesi, sono presenti anche i volontari delle associazioni di tutela delle specie marine, Sea Shepherd e Dolphin Project, che stanno documentando gli orrori della caccia e monitorano i cacciatori, in modo che tutto sia in regola, nel “rispetto” degli animali.

Come riporta l’agenzia Geapress, le associazioni hanno segnalato che un branco di una ventina di esemplari adulti ha cercato di difendere un cucciolo e gli esemplari sono stati tutti catturati per essere poi macellati.

Un cucciolo di Stenella striata è stato difeso fino alla morte da quel branco che è stato indirizzato dai pescatori di ad entrare in quella baia della morte.

I pescatori hanno intercettato il primo branco di Stenelle striate, di circa 100 esemplari e al suo interno hanno individuato un cucciolo ideale per essere venduto ai delfinari. Un gruppo di una ventina di esemplari adulti si è disposto a protezione del cucciolo, creando un cerchio attorno al piccolo delfino.

Momenti di terrore puro, nei quali questi delfini hanno tentato invano di proteggerlo, finendo intrappolati, nella baia.

L’ex addestratore di delfini, Richard O’Barry, ha denunciato l’accaduto, ricordando che “questi crimini contro la natura che vengono perpetrati a Taiji mostra tutta la cruda realtà della cattura dei delfini alcuni dei quali sono destinati al mercato animale, altri ai delfinari per accontentare la domanda della popolazione che acquista i biglietti per vedere lo spettacolo dei delfini”.