Ecco come educare il cane adulto per ottenere risultati efficaci: tutti i comandi e i consigli da seguire nell’addestramento.
Tutti desideriamo prendere un cane cucciolo, pensato sia più facile da addestrare rispetto a un esemplare già cresciuto. Tuttavia, può capitare di salvare un cane adulto, incontrato lungo una strada o che ci ha conquistato il cuore dietro le sbarre di un canile. Non lasciamoci spaventare: educare un cane adulto è possibile seguendo questi semplici accorgimenti.
Addestrare Fido: gli strumenti indispensabili
Insomma, prendere un cane non significa per forza un cucciolo e ci sono varie situazioni nelle quali si è portati a confrontarci con l’educazione di un cane adulto.
Ad esempio, ci sono casi in cui magari abbiamo cresciuto il nostro compagno quattro zampe fin da cucciolo a stare in giardino e per forza di cause dovremmo affrontare un trasloco.
Il cane che non è mai stato abituato al guinzaglio, dovrà imparare da grande a camminare al fianco del padrone.
Insomma, l’educazione del cane è fondamentale e il fatto che il nostro adorabile Fido risponda ai comandi è importante anche per la sua salvaguardia, come quando scappa e rischia di essere investito da un’auto.
Ecco allora alcuni step utili per poter educare il cane adulto. Evitare di utilizzare il collare a strozzo che potrebbe causare danni irreparabili al collo del cane.
Armarsi di bocconcini che ama il cane e tenerli sempre a portata di mano per poterlo ricompensare.
Scegliere un luogo tranquillo dove il cane può essere addestrato in tutta tranquillità
Optare per un guinzaglio comodo, evitando quello allungabile che si potrebbe spezzare facilmente.
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Educare un cane adulto: i comandi per Fido
Ecco i comandi basilari e quelli più avanzati che possiamo insegnare a Fido durante il suo addestramento.
Per prima cosa, è fondamentale insegnare il nome al cane. Infatti, è importante chiamarlo fin da subito con il nome senza mai alzare la voce o rimproverarlo.
Quando risponderà al nome, potremo ricompensarlo con le carezze. Tra gli altri comandi base per educare il cane adulto ci sono:
- “Bravo”: si tratta del comando con il quale il cane viene ricompensato attraverso il complimento, ogni volta che farà qualcosa di buono. Da pronunciare con entusiasmo.
- “No”: sembra scontato dirlo, ma anche il “no” è uno dei primi ordini che il cane dovrà imparare.
- “Vieni qui“: si tratta del comando più importante da insegnare al cane affinché si avvicini al padrone in qualsiasi circostanza. Il comando dovrà essere ripetuto all’infinito in qualsiasi situazione, quando mangia o in passeggiata. Si può anche fare in modo di tirare delicatamente il cane con il guinzaglio dandogli il comando. Lavorando con il rinforzo positivo, basterà che il cane faccia qualche passo verso il padrone, per ricompensarlo con una carezza o un bocconcino. Se il cane va nel senso opposto, iniziare a correre in direzione opposta al cane, chiamando gentilmente, come se il padrone lo stesse invitando al gioco. In questo caso, il cane con molte probabilità si girerà per inseguire il padrone.
Inoltre, ci sono dei comandi da insegnare a Fido per gestire meglio i suoi comportamenti sia durante la passeggiata che in casa:
- Ai piedi” o “cammina”: si tratta di comandi da impiegare durante la passeggiata in modo da far restare il cane affianco del padrone. Bisogna essere coerenti e usare sempre la stessa parola.
- Comandi di velocità “piano” o “più veloce“: anche questi comandi sono da impiegare durante la passeggiata e possono essere utili per far velocizzare il passo del cane o per farlo smettere di tirare al guinzaglio.
- “Fermo”: durante la passeggiata il padrone dovrà insegnare al cane a stare seduto quando il padrone si ferma. Per farlo, quando il padrone si ferma, potrà sollecitare delicatamente il cane, tirando il guinzaglio e abbassandogli la parte posteriore, ripetendo il comando “seduto”.
- “Sdraiato” o “a terra“: si tratta di un ulteriore sviluppo del comando “seduto” e in questo caso, il padrone potrà spingere in giù le spalle del cane quando è seduto. Nel caso in cui questo gesto non funzionasse, il padrone potrebbe mettersi di fronte al cane e tirargli le zampe anteriori in avanti. Alla peggio, mettersi al fianco del cane e prendere sia l’anteriore che la zampa posteriore dello stesso lato, in modo che il cane si rovesci a terra, dando sempre il comando, evitando che si ribalti sulla schiena. Fare sempre i complimenti al cane, non appena eseguita la manovra e ricompensarlo con un bocconcino.
- “Lascia” o “no”: si tratta di un comando fondamentale per evitare che il cane non mangi le cose che trova durante la passeggiata e di cui abbiamo parlato in un approfondimento (clicca qui per consultarlo). In questo caso, è importante distrarre l’attenzione del cane e riportarla al padrone. Non appena il cane rispetta il segnale del padrone, fargli sempre i complimenti.
- “Scendi” o “giù”: un comando utile per evitare che il cane salti addosso al padrone senza il permesso. Anche in questo caso, dare sempre un comando unico da ripetere con un tono arrabbiato ogni volta che il cane prova a saltare sul padrone. Quando obbedisce, ricompensare il cane con un complimento. Per sollecitare il cane, dando il comando, si potrà spostare in avanti il ginocchio, in modo che il cane lo urti e non possa saltare sul padrone.
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I consigli da seguire per educare un cane adulto
Affinché i comandi siano effettivi è necessario ripeterli per qualche minuto al giorno e non superare un’ora su ogni esercizio.
Tra i consigli più scontati per educare con successo il nostro amico a quattro zampe c’è quello di evitare di urlare o picchiare il cane, in quanto potrebbe provocare paura e far scatenare in lui l’aggressività.
Mai sgridare il cane: il rimprovero deve essere mirato solo nel caso in cui il cane faccia qualcosa, come il rosicchiare i mobili, che non dovrebbe mai fare.
Molto meglio correggerlo e fare poi i complimenti quando si comporta bene.
Quando il cane scappa, non bisogna mai punirlo quando torna. Potrebbe pensare che il padrone lo rimprovera perché è tornato.
Le parole di addestramento dovrebbero essere sussurrate per incoraggiare il cane a prestare attenzione e riesca ad individuare i livelli di rumore quando ci sono altre persone in giro.
In alcuni casi si può utilizzare lo strattone correttivo che se viene dato in maniera corretta, attira l’attenzione del cane, facendolo desistere nel suo intento.
Lo si potrà impiegare se il cane tira il guinzaglio e va dato in deciso, veloce e secco, seguito da un allentamento della tensione del guinzaglio.
Ovviamente, bisognerà accompagnare lo strattone correttivo con un commando e la ricompensa sia verbale che con il bocconcino.
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