In India sono state create negli ultimi anni numerose associazioni di protezione animali, di salvataggio e di recupero dei randagi, un fenomeno molto presente nel paese. Ma grazie a queste organizzazioni di volontari, le piccole creature abbandonate ad un destino crudele e più fortunate vengono aiutate e salvate.
Ma per questo peloso, all’ultimo minuto, la ruota della fortuna sembra aver preso un’altra direzione, quando il suo destino è stato intercettato dai volontari di Animal Aid che lo hanno recuperato. Il randagio era rassegnato e il suo comportamento, hanno spiegato i volontari, era quello di un animale senza speranza: si era rannicchiato su se stesso, in posizione fetale e guardava il vuoto dell’esistenza, fissando di continuo il muro della cella del rifugio.
I suoi soccorritori non si sono dati per vinti, cercando di dare affetto al cane che non conosceva neanche le carezze, cacciando la mano dell’uomo come se fosse una mosca. Il cane è stato curato e subito alimentato con delle flebo, in quanto rifiutava il cibo, come se avesse deciso di lasciarsi morire. L’animale, in avanzato stato di disidratazione, nel giro di dieci giorni aveva in parte recuperato le forze e la sua pelle stava iniziando a guarire dalle ferite. A distanza di due mesi, il pelo di questo adorabile meticcio ha iniziato a crescere così come il desiderio di vivere, grazie all’affetto e all’amore dei volontari.
Ma lo sguardo di questo randagio, velato dalla melancolia, non smetterà mai di ricordarci quanto orrore ha vissuto, prima di tornare a sperare…
Scene di questo tipo non accadano solo all’estero. Anche nel belpaese, consultando i siti di associazioni animaliste ed enti che si battano ogni giorno per salvare i pelosi, possiamo trovare storie come questa in cui numerosi 4zampe vengono ritrovati in condizioni disperate. Un messaggio di speranza e d’amore che amiamo diffondere.