Se da una parte sembra che la tendenza sia quella di agevolare i proprietari dei cani per quanto riguarda il settore del turismo, con spiagge per cani (clicca qui) e un aumento delle strutture alberghiere che accettano i cani (clicca qui), dall’altra arriva la denuncia dell’Aidaa sui divieti nei parchi.
Secondo quanto riferisce l’associazione di difesa animali, vi sono oltre dodicimila parchi in Italia dove vige il divieto di ingresso dei cani e la tendenza sarebbe in aumento in quanto nell’ultimo anno i divieti sono cresciuti del 23% soprattutto nelNord del paese.
Nella maggior parte dei casi i comuni giustificano il divieto con la presenza di aree giochi per i bambini, anche se, sottolinea l’Aidaa “solo il 17% dei parchi vietati a noi segnalati hanno una presenza reale di aree giochi”.
In altri, viene giustificato per l’assenza di aree cani sia all’interno dei perimetri dei parchi che nelle adiacenze.
In oltre 3.000 comuni su 8mila vi sono dei divieti. Per l’Aidaa si tratta di una discriminazione, evidenziando i benefici della presenza dei cani nei parchi, come anche quelli con i bambini, contribuendo al contrario alla conoscenza reciproca.
“Ma non solo questo, vogliamo anche denunciare l’accanimento di alcune amministrazioni comunali contro chi lascia liberi i cani nei parchi i quali vengono immediatamente multati. Nel 2014 sono state oltre 40.000 le multe elevate ai proprietari dei cani che li avevano lasciati correre liberamente nei parchi, mentre non vengono multati gli umani che sporcano i parchi e lasciati in santa pace quelli che nei parchi spacciano droga. Tutto questo è assurdo”, ha poi concluso Lorenzo Croce presidente Aidaa,