All’indomani della morte di un cavallo che concorreva alle prove per il Palio di Siena del 2 luglio, la procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti. Secondo quanto si apprende l’ipotesi di reato sarebbe di maltrattamento animali ma per ora nessuna persona è iscritta al registro degli indagati.
La cavalla di 7 anni, di nome Periclea è stata abbattuta in un centro veterinario dove era stata trasferita dopo l’infortunio in piazza del Campo. Sul posto i medici hanno ritenuto che il cavallo doveva essere soppresso. Elemento, in parte contestato dalla Lega Antivivisezione che chiede di avere accesso ai documenti veterinari con i quali è stato deciso di sopprimere l’animale, per capire se “la sua uccisione era evitabile”.
Il palio è nel mirino delle associazioni animaliste che da anni né chiedono la chiusura e lo stesso Movimento Cinque Stelle ha presentato al governo un’interrogazione parlamentare firmata dal deputato Paolo Bernini:
“Nell’interesse della tutela dei cavalli, nel rispetto delle normative vigenti, mi auguro che le autorità competenti aprano quanto prima una indagine interna al Palio di Siena sulle condizioni degli animali, sul percorso e sui rischi a cui sono sottoposti i cavalli. Un episodio sul quale ho personalmente incaricato il mio ufficio legale di valutare gli estremi di una denuncia per maltrattamento ed uccisione animale. In considerazione dei numeri, la morte di Periclea non può essere definita come un banalissimo incidente. Ben cinquanta cavalli sono infatti rimasti uccisi al Palio di Siena dal 1970 e sette dal 2000”.
Le critiche vertono sulla pericolosità del palio per i cavalli, spinti al massimo lungo un percorso con curve ad “L” da fantini spesso fin troppo imprudenti. Non a caso la Lav ha ricordato che è in corso una richiesta per escludere un fantino dal Palio. Si tratta di Jonathan Bartoletti, detto “Scompiglio” che corre per la contrada della Pantera, vincendo la seconda prova del palio e rinomato in altri pali per la sua imprudenza. Lo stesso Scompiglio, spiega la Lav “a seguito della morte di un cavallo al Palio di Asti, nel settembre 2013 è stato squalificato per 10 anni per aver tenuto un comportamento gravemente imprudente, pericoloso ed inadeguato, in quanto sfiancava e frustava violentemente il cavallo pur essendo il canapo ancora tirato, come hanno scritto nel provvedimento di sospensione il Capitano e il Magistrato del Palio piemontese”.
“Per questi fatti è in corso anche un processo in Tribunale nei suoi confronti. Un mese fa, inoltre, lo stesso fantino è stato espulso dal mossiere del Palio di Legnano”, ha poi aggiunto la Lav, concludendo che “un fantino rifiutato da altre città proprio per i suoi comportamenti, ha incredibilmente trovato casa a Siena. Come mai la città toscana che fa vanto del suo Palio, ha fatto finta di nulla e ha accettato che il fantino in questione possa essere schierato tra i partecipanti?”.
Per la Lav, la morte dei cavalli non sono indicenti ma bensì di una regola.
Proprio per prevenire questo tipo di “casualità forzate” e queste tragedie è stata promossa una petizione su Firmiamo.it per chiedere la soppressione del Palio di Siena. Nel giro di pochi giorni sono state raccolte 13 mila 900 firme.
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